ANTIGRAVITA'

VT-359: IPOTESI DI DISPOSITIVO GRAVITAZIONALE

VT359-B-ridotta

Nell'ambito delle mie ricerche e sperimentazioni, ho elaborato e sperimentato un congegno capace di oscillare nella banda di frequenze comprese tra l'Infrarosso e le Microonde, o almeno credo, poiché non dispongo della strumentazione adatta a tale misurazione... tuttavia i test sperimentali, inducono in quella direzione. N.B. La "strumentazione" dovrà essere inventata, poiché non è dato sapere la Natura della Gravitazione, che NON dove essere confusa con "l'Accelerazione Gravitazionale" indotta dal moto che indurrebbe a far credere che "esiste una zona a gravità 0 zero"... mentre si sa che anche alcuni asteroridi, hanno una propria gravità: ma la "scienza" non ascolta e va avanti col suo lavoro enciclopedico di coniare nuovi nomi per cose vecchie, come fanno la NASA e l'ESA con i loro ridicoli filmini dove pseudo austronauti "galleggiano in un limbo antigravitazionale" a bordo di Stazioni Orbitali che viaggerebbero a 27.500 Km/h "senza mai cilindrare" neppure il più piccolo pulviscolo o frammento meteorico. Senza scomodare Einstein, qualunque ingegnere balistico saprebbe rapidamente calcolare l'effetto di una collisione tra due corpi collidenti, conoscendo Massa e Velocità: ma si sa che “l’uomo é arrogante in proporzione della sua ignoranza”.

Un dispositivo simile, "sarebbe" stato ideato da Karl Schappeller (1875-1947) e descritto da un ingegnere britannico Mr. Cyril W. Davson, specializzato in elettricità e meccanica, che visitò Karl Schappeller in Austria e con il quale trascorse tre anni a imparare sul suo dispositivo e la sua teoria prima della seconda guerra mondiale, come descritto nel suo libro “La Fisica dello Stato primario della materia", pubblicato dopo la II° guerra e dopo la morte di Schappeller nel 1955.

Come sempre e come per Tutti, anche il mio tentativo è nato da una ispirazione e non già come "replica" di quei dispositivi denominati Vril, anzi noti come dischi volanti, ma molto più semplicemente quale tentativo di adattare una diversa geometria a un meccanismo che, nelle intenzioni, avrebbe dovuto generare energia elettrica o elettrostatica: spesso accade che, mirando alla lepre, si colpisca il cane... (nell'immagine sotto Karl Schappeller e il suo dispositivo Vril)

Karl-Schappeller

Sul Punto della Gravità, ho sempre trovato più soddisfacente quanto postulato da Joseph H. Cater nel suo libro "The Ultimate Reality", piuttosto che le congetture newtoniane, di cui aggiungo un estratto qui di seguito.

Ecco come Cater descrive accuratamente la forza di gravità. “Gli effetti gravitazionali sono prodotti da una radiazione altamente penetrante dello spettro elettromagnetico. La gamma di questa frequenza è situata tra la porzione inferiore dell’infrarosso e la banda radar. La frequenza è approssimativamente di 1 trilione di cicli al secondo e, più precisamente, corrisponde alle lunghezze d’onda comprese tra 0,3 e 4,3 mm.” (1984, 15)

Lo scienziato americano comunicò questa sua scoperta ai membri della comunità accademica americana nel lontano 1958, provocando in costoro un grande entusiasmo, che fu accresciuto dagli esperimenti effettuati conseguentemente in materia da autorità governative, e che confermavano le teorie di Mr. Cater. Tali esperimenti diedero origine ad euforici accenni alla scoperta di un congegno antigravitazionale, per esempio da parte di John W. Campbell, nella sua rivista Astounding – in seguito chiamata Analog – accenni che furono subito e con evidenza messi a tacere.

Ad un qualsiasi lettore che ricordi le nozioni basilari della fisica moderna, quelle che s’insegnano già alle scuole medie per intenderci, tale definizione della forza di gravità provocherà un’istantanea reazione. Infatti, la teoria appena enunciata contraddice altamente ciò che fu scoperto da Newton, e che ha formato la base di ogni teoria sulla gravità formulata dopo di lui. Sir Isaac Newton, com’è noto, affermava che la forza di gravità ha effetti penetranti illimitati, ossia che la forza di gravità esercitata da un corpo non si attenua, durante il suo passaggio attraverso la materia.

Ciò è chiaramente in contrasto con il più basilare dei concetti della fisica, e cioè la legge della conservazione dell’energia, enunciata per esempio da de Lavoisier come:
“Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma”, corrispondente anche al Primo Principio della Termodinamica.

Per meglio assimilare la magnitudine di tale fallace affermazione del fisico inglese – tra l’altro noto appartenente alla Massoneria – e le sue conseguenze, è necessario rivolgersi per un momento al fenomeno delle maree. È pressoché automatico rendersi giustamente conto che esse sono causate dalla forza di gravità, ma “uno dei più straordinari esempi di irrazionalità nella storia della fisica ortodossa è la spiegazione canonica delle maree”.

Una delle nozioni basilari della meccanica, facilmente dimostrabile, rivela che, se la stessa accelerazione è applicata a due corpi, uno di essi non può muoversi relativamente, differenzialmente all’altro. In effetti, però, ciò è proprio quello che succede nel caso delle maree; infatti gli oceani, le masse d’acqua, in occasione delle maree, ma non solo, si muovono indipendentemente dal moto della terra; quindi è lecito stabilire che essi non ricevono la stessa accelerazione di quest’ultima.

Pertanto se è vero com’è vero, quanto ho appena scritto, che:
a) se la stessa accelerazione è applicata a due corpi, e che uno di essi non può muoversi relativamente all’altro;
b) dobbiamo necessariamente arrivare alla conclusione che la terra e le masse oceaniche ricevano un diverso tipo di accelerazione, poiché gli oceani si muovono relativamente alla terra (anche perché manifestazione di due elementi separati).
c) Ecco così chiaramente ed elementarmente confutata l’affermazione newtoniana di cui sopra, secondo la quale la forza di gravità ha effetti penetranti illimitati.

Infatti, se fosse come teorizzò Newton, la terra e le acque dovrebbero ricevere la stessa accelerazione, e muoversi all’unisono. Però sappiamo bene tutti che non funziona così. È in questo modo che entra in campo la spiegazione degli effetti gravitazionali data da Cater; siccome la forza di gravità è provocata solo da un ben definito tipo di radiazioni, e non indiscriminatamente da tutta la materia, come affermò Newton, ora è chiaro come tali radiazioni non siano in grado di avere effetto su tutta la materia, ma solo su alcune porzioni di essa, o perlomeno in maniera diversa su ciascuna di esse.
“In questo caso, la discrepanza tra la realtà e le speculazioni della scienza ortodossa è così colossale che uno dei grandi enigmi della storia del pensiero umano, è proprio il fatto che essa non sia mai stata sfidata sin dal tempo di Newton”. (1984, 50)

Ma le maree non sono che uno dei tanti modelli che si possono utilizzare per confutare Newton ed appoggiare Cater, per quanto riguarda la natura delle forze gravitazionali.
Ad esempio, si considerino le nuvole le quali, come ben noto, sono composte di micro particelle d’acqua molto più dense dell’atmosfera circostante. Se le nozioni sulla forza di gravità di Newton – e anche di Einstein, del quale ci occuperemo in altra sede – fossero vere, come fanno le nuvole a rimanere sospese nell’aria? Si accennerà qui inoltre a una nozione che esula dall’ampiezza data al presente articolo, ma che sarà ad ogni modo d’aiuto a capire meglio ciò che si espone nel paragrafo seguente.

La grandissima parte dell’energia irradiata dal sole è di frequenze superiori, a volte anche di gran lunga, agli ultravioletti, epperò non rientra nella gamma indicata sopra, cioè tra la porzione inferiore degli infrarossi e quella superiore del radar; di conseguenza, ne risulta evidente che il sole possiede una forza di gravità superficiale quasi inesistente. La maniera in cui il sole tiene in orbita attorno a sé i pianeti non è evidentemente la sua forza di gravità.

Per capire cosa siano gli eteri e le particelle soffici, bisogna enunciare una legge che, secondo Cater, “non si trova in nessun manuale scolastico”: la legge della redistribuzione dell’energia.
Secondo questa legge, cito testualmente l’autore, “quando l'energia elettromagnetica radiante interagisce con la materia, la radiazione che ne risulta, nel suo insieme, è di una frequenza inferiore a quella della luce originale”.

Spettro-Elettromagnetico
Tale legge è un’escrescenza, così come la Seconda Legge della Termodinamica, di una legge molto più generale, valida anche a livello metafisico, che stabilisce che l’energia si sposta solo e sempre da un potenziale più alto verso uno più basso. Una possibile osservazione pratica di questa legge può avvenire con il fenomeno della diffusione degli elettroni, fenomeno che è alla base del funzionamento dei diodi e dei transistori. Oppure, molto più semplicemente, basti pensare alla corrente elettrica, originata nient’altro che da una differenza di potenziale tra due poli.

Quindi, ricapitolando, sia la legge della redistribuzione dell’energia, sia il Secondo Principio della Termodinamica, sono derivanti da quella che arbitrariamente si potrebbe chiamare la legge del potenziale: l’energia si muove sempre in discesa, cioè da un potenziale più alto verso uno più basso. L’ultimo enunciato potrebbe vedersi come una conseguenza dei principi Ermetici della Polarità e del Ritmo. La Luce e L’etere.

I Maestri orientali asserivano, già migliaia di anni fa, che la materia è composta di luce; in effetti, una delle manifestazioni dell’energia prodotta dalla materia è appunto la luce, nelle sue componenti visibili ed invisibili. Brillanti ricercatori molto poco noti, quali Brunler e Reichenbach, hanno condotto esperimenti sulla parte invisibile della luce. Quest’ultima è altamente penetrante e, al momento della sua disintegrazione, essa produce luce visibile. Quindi è lecito dire che, quando si produce luce, essa comprende anche particelle composte di essa, che la accompagnano. Si pensi ad esempio a una lampadina ad incandescenza: quando questa viene riscaldata, emette luce. Eppure la materia è stata in grado di produrre luce senza alcuna perdita di materia; allora, in effetti, la luce deve essere la manifestazione di qualcos’altro: l’etere, la forza vitale che si manifesta come il componente di tutte le cose.


Dalla combinazione di particelle di etere, si formano i fotoni che compongono la luce. Ritornando alla cosiddetta legge del potenziale esposta sopra, essa comporta di conseguenza che le parti che compongono un’unità dinamica siano più semplici e quindi più attive dell’unità stessa. Ciò naturalmente vale anche per l’etere, e per questo è lecito parlare di eteri superiori e di eteri inferiori: le prime sono più piccole, più semplici e più attive; le seconde più grandi, più complesse e meno attive. Tutte le particelle di etere occupano lo stesso spazio tridimensionale, l’unico esistente, ed eteri di diversa frequenza interferiscono minimamente le une con le altre. Perciò quando i fotoni di una certa frequenza vengono prodotti, sono le eteri associate a quella frequenza che si uniscono per renderlo possibile.

E' opportuno sottolineare che la ricerca di questa "nuova scienza" non è specifica per Schappeller o Schauberger. Mr. Watson ha trasmesso queste parole a Ehrenfried Pfeiffer, uno scienziato che ha collaborato con il dottor Rudolf Steiner, intorno al 1920. Anche se non è felice con la traduzione, l'ho trascritta come l'ho trovata:
"... Il metodo scientifico, in senso materialistico, si basa sulla divisione/analisi di parti, la disintegrazione, la separazione, la dissezione e di tutte quelle procedure che servono a distruggere e smontare, per lavorare sul “cadavere”, piuttosto che crescere, sviluppare, sintetizzare… catturando la mente umana con questi “metodi scientifici”.

Da quanto ho visto della nostra attuale situazione, la mia domanda a Rudolf Steiner è stata quindi:
è possibile trovare un'altra Forza o Energia in Natura, che non abbia in sé l'obiettivo di atomizzazione e di analizzare “solo parti”, ma che si basi, invece, sulla sintesi?
Dovremmo forse scoprire che la forza costruttiva/creativa, quella che rende le cose vive e le fa crescere, parimenti si dovrebbe sviluppare un adeguato piano e metodo d’indagine, eventualmente utilizzando queste Forze / Energie, per un altro tipo di tecnica, applicata per guidare macchine, che a causa della natura di queste Forze interiori o Energia, potrebbero essere in grado di creare un'altra tecnologia, una diversa struttura sociale, una Umanità dal pensiero costruttivo piuttosto che distruttivo. Questa forza deve necessariamente avere un’impulso di vita e di organizzazione in sé delle cosiddette energie fisiche.

Alle mie domande a Rudolf Steiner nel mese di ottobre 1920 e primavera 1921:
“Esiste una tale forza o fonte di energia? Può essere dimostrata? Potrebbe essere costruita una tecnologia altruistica? "
Ha risposto come segue:
"Sì, una tale forza esiste, ma non è ancora stata scoperta, e ciò che generalmente noto come l’Etere (l'etere non fisico), ma la forza che fa crescere le cose e che vive ad esempio nel seme attraverso la stratificazione a freddo. Prima di poter lavorare con questa forza si deve dimostrare la sua presenza. Così come abbiamo reagenti chimici, è necessario trovare un reagente per la Forza Eterica. E’ anche chiamata la “Forza Eterica Formativa”, perché è la forza che riguarda la crescita e la forma, il modello di un essere vivente. Potreste provare processi di cristallizzazione i cui substrati organici sono aggiunti. Sarebbe quindi possibile sviluppare macchine, che reagiscono al momento, e sono guidate da questa forza che Rudolf Steiner ha poi delineato come i principi dell’applicazione di questa forza come fonte di una nuova energia.

Dal momento che questa ricerca di una Nuova Scienza con nuove macchine a supporto, ha avuto una storia relativamente lunga in Germania, certamente prima dell’avvento del 3° Reich, ed è quasi certo che il dispositivo Schappeller o altri Modelli costruiti su questa linea di comprensione sono stati ulteriormente sviluppati durante il periodo nazista. Che fine abbiano fatto dopo la guerra non è noto. Si può ipotizzare che il dispositivo Schappeller non è sfuggito al controllo delle numerose unità di intelligence alleate con il compito di “pettinare la Germania” al solo scopo d’impadronirsi della scienza tedesca. Forse un giorno un rapporto del governo declassificherà questi fatti, spiegando a tutti come sono andate le cose nel caso del dispositivo Schappeller, come per un altro dispositivo free-energy di Hans Coler, che è stato declassificato dagli inglesi nel 1978 e che funzionava, in base alle dichiarazioni di Mr. Watson, utilizzando gli stessi principi del magnetismo freddo. Fino a quando non ci sarà la resa dei conti, gli aspetti del dispositivo Schappeller rimarrà un mistero. E fino a quando non ci sarà una resa dei conti finale, la questione se o meno il dispositivo Schappeller è stato utilizzato come fonte di propulsione dei dischi volanti Tedeschi, dovrà essere differita.

Nel mio piccolo e con i limitati mezzi di cui dispongo, ci sto provando ;-)           

Nell'immagine di coperina il prototipo VT-359 da me ideato per le verifiche tecniche ... to be continue.

ATOMO

The Suppression of Knowledge

Joseph H. Cater, di nascita statunitense, è uno studioso indipendente, autore di vari testi riguardanti una nuova visione della fisica e della metafisica, basate in particolare su ciò che lui chiama 'particelle soffici' (soft particles). I suoi testi non sono purtroppo – ancora? – stati tradotti in italiano, quindi sono ben pochi i non anglofoni a conoscenza degli insegnamenti di questo scienziato. In effetti, come gli scarni risultati di una ricerca su Google possono dimostrare, tale autore è pressoché sconosciuto anche nell’ambito anglofono, nonostante – e forse proprio per questo motivo – le teorie da lui avanzate siano tanto rivoluzionarie quanto basate su fatti facilmente dimostrati e dimostrabili. Qui mi occuperò in particolare del suo testo The Awesome Life Force. The Unifying Principles for All Physical and Occult Phenomena in the Universe (La Meravigliosa Forza Vitale. I Principi Unificatori di Tutti i Fenomeni Fisici e Occulti nell’Universo), dato alle stampe in Florida nel 1984.

COMPOSIZIONE-ATOMICA

Già nel primo capitolo, sono enunciati sei fatti sorprendenti:
1. L’attrazione gravitazionale della Luna è uguale a quella della Terra.
2. L’atmosfera della Luna è densa quanto quella della Terra.
3. Le missioni lunari Apollo della Nasa non utilizzarono razzi come forza propellente. Data l’alta forza di gravita della Luna, non ci sarebbe stato spazio per trasportare abbastanza carburante per l’andata ed il ritorno.
4. La Terra, così come tutti i pianeti, è cava all’interno. L’entrata principale è larga migliaia di miglia, e si trova appena un po’ più a sud del polo nord
5. Già molto tempo prima delle missioni Apollo, la Nasa possedeva navicelle volanti intergalattiche, alimentate da congegni antigravitazionali.
6. Gli effetti della forza di gravità sono prodotti da una radiazione altamente penetrante dello spettro elettromagnetico, con frequenze rientranti tra la banda superiore del radar e quella inferiore degli infrarossi, la quale può essere usata per far levitare oggetti anche pesanti. Il paradigma di Cater, i cui risultati mostrano elementi a dir poco sorprendenti, prevede l'applicazione pratica dei Princìpi Ermetici (derivanti, cioè, dagli insegnamenti di Hermes, conosciuto anche come Toth o Imhotep; insegnamenti comunque provenienti da una tradizione molto più antica, ma ciò sarà argomento di articoli successivi) alla comprensione dei fatti basilari della fisica e della metafisica.

Le prove e le spiegazioni addotte da Mr Cater sembrano più che convincenti, così come lo sembrano le evidenti cantonate che la scienza cosiddetta ufficiale sembra, di conseguenza, aver preso negli ultimi secoli, e che in alcuni casi dimostrano un volontario occultamento dei fatti, associati ad ostracismo e persecuzione degli scienziati e ricercatori che sono riusciti a fare delle scoperte controverse, in grado di minare fatti dati per scontati dalla scienza accademica.

Lo stesso Cater fa menzione di uno scienziato di sua conoscenza, il cui nome non viene rivelato, il quale portò a termine degli importanti esperimenti nel campo della forza di gravità, tanto da costruire un oscillatore ad alta frequenza in grado di far levitare oggetti molto pesanti. Tale scienziato fu subito costretto dalla CIA a terminare tali esperimenti e smantellare tale congegno, e da allora è stato braccato e sorvegliato e, dice Cater, “è fortunato ad essere ancora vivo.” (1984, 15) Mentre scrivo, il telegiornale, improbabile ma nella fattispecie innegabile strumento dell'attuazione sincronistica dell'universo, trasmette gli annunci di Carlo Rubbia, premio Nobel per la fisica del Belpaese, sui neutrini (appena fotografati dal CERN) e sulla 'materia oscura', che a suo dire ci circonda e permea tutto nell'universo, e che è la grande sconosciuta della fisica canonica. Osservazioni alquanto azzardate sia le prime - i neutrini non sarebbero altro che particelle create artificialmente dalla fantasia dei Fisici Quantistici , e che non esistono in natura, così come i tanto sbandierati ‘quanti’ della meccanica e recentemente addirittura ‘mistica quantistica’ che le seconde, dal momento che la 'materia oscura' è indicata come quella parte della materia che provoca gli effetti gravitazionali, e Joseph Cater dimostra invece che a provocare la gravità è tutt’altra fonte.

FORZA DI GRAVITÀ

Ecco come Cater descrive accuratamente la forza di gravità. “Gli effetti gravitazionali sono prodotti da una radiazione altamente penetrante dello spettro elettromagnetico. La gamma di questa frequenza è situata tra la porzione inferiore dell’infrarosso, e la banda radar. La frequenza è approssimativamente di 1 trilione di cicli al secondo e, più precisamente, corrisponde a lunghezze d’onda comprese tra 0,3 e 4,3 mm.” (1984, 15) Lo scienziato americano comunicò questa sua scoperta a membri della comunità accademica americana nel lontano 1958, provocando in costoro un grande entusiasmo, che fu accresciuto dagli esperimenti effettuati conseguentemente in materia da autorità governative, e che confermavano le teorie di Mr. Cater. Tali esperimenti diedero origine ad euforici accenni alla scoperta di un congegno antigravitazionale, per esempio da parte di John W. Campbell, nella sua rivista Astounding – in seguito chiamata Analog – accenni che furono subito e con evidenza messi a tacere.
Ad un qualsiasi lettore che ricordi le nozioni basilari della fisica moderna, quelle che s’insegnano già alle scuole medie, per intenderci, tale definizione della forza di gravità provocherà un’istantanea reazione. Infatti, la teoria appena enunciata contraddice altamente ciò che fu scoperto da Newton, e che ha formato la base di ogni teoria sulla gravità formulata dopo di lui. Sir Isaac Newton, com’è noto, affermava che la forza di gravità ha effetti penetranti illimitati, ossia che la forza di gravità esercitata da un corpo non si attenua, durante il suo passaggio attraverso la materia.

Ciò è chiaramente in contrasto con il più basilare dei concetti della fisica, e cioè la legge della conservazione dell’energia, enunciata per esempio da de Lavoisier come:
“Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma”, corrispondente anche al Primo Principio della Termodinamica.

Per meglio assimilare la magnitudine di tale fallace affermazione del fisico inglese – tra l’altro noto appartenente alla Massoneria – e le sue conseguenze, è necessario rivolgersi per un momento al fenomeno delle maree. È pressoché automatico rendersi giustamente conto che esse sono causate dalla forza di gravità, ma “uno dei più straordinari esempi di irrazionalità nella storia della fisica ortodossa è la spiegazione canonica delle maree.”
(1984, 50) Una delle nozioni basilari della meccanica, facilmente dimostrabile, rivela che, se la stessa accelerazione è applicata a due corpi, uno di essi non può muoversi relativamente, differenzialmente all’altro. In effetti, però, ciò è proprio quello che succede nel caso delle maree; infatti, gli oceani, le masse d’acqua, in occasione delle maree, ma non solo, si muovono indipendentemente dalla terra; quindi è lecito stabilire che essi non ricevono la stessa accelerazione di quest’ultima. Quindi, se è vero com’è vero, come ho appena scritto, che:

a) se la stessa accelerazione è applicata a due corpi, uno di essi non può muoversi relativamente all’altro, e che

b) dobbiamo necessariamente arrivare alla conclusione che la terra e le masse oceaniche ricevano un diverso tipo di accelerazione, poiché gli oceani si muovono relativamente alla terra (anche perché manifestazione di due elementi separati)

c) ecco così chiaramente ed elementarmente confutata l’affermazione newtoniana di cui sopra, secondo la quale la forza di gravità ha effetti penetranti illimitati.

Infatti, se fosse come teorizzò Newton, la terra e le acque dovrebbero ricevere la stessa accelerazione, e muoversi all’unisono. Però sappiamo bene tutti che non funziona così. È in questo modo che entra in campo la spiegazione degli effetti gravitazionali data da Cater; siccome la forza di gravità è provocata solo da un ben definito tipo di radiazioni, e non indiscriminatamente da tutta la materia, come affermò Newton, ora è chiaro come tali radiazioni non siano in grado di avere effetto su tutta la materia, ma solo su alcune porzioni di essa, o perlomeno in maniera diversa su ciascuna di esse.

“In questo caso, la discrepanza tra la realtà e le speculazioni della scienza ortodossa è così colossale che uno dei grandi enigmi della storia del pensiero umano, è proprio il fatto che essa non sia mai stata sfidata sin dal tempo di Newton.” (1984, 50)

Ma le maree non sono che uno dei tanti modelli che si possono utilizzare per confutare Newton ed appoggiare Cater, per quanto riguarda la natura delle forze gravitazionali.

ATOMO

Ad esempio, si considerino le nuvole le quali, come ben noto, sono composte di micro particelle d’acqua molto più dense dell’atmosfera circostante.

Se le nozioni sulla forza di gravità di Newton – e anche di Einstein, del quale ci occuperemo in altra sede – fossero vere, come fanno le nuvole a rimanere sospese nell’aria? Si accennerà qui inoltre a una nozione che esula dall’ampiezza data al presente articolo, ma che sarà ad ogni modo d’aiuto a capire meglio ciò che si espone nel paragrafo seguente;
grandissima parte dell’energia irradiata dal sole è di frequenze superiori, a volte anche di gran lunga, agli ultravioletti, epperò non rientra nella gamma indicata sopra, cioè tra la porzione inferiore degli infrarossi e quella superiore del radar;
di conseguenza, ne risulta evidente che il sole possiede una forza di gravità superficiale quasi inesistente. La maniera in cui il sole tiene in orbita attorno a sé i pianeti non è evidentemente la sua forza di gravità.

LE ETERI E LE PARTICELLE SOFFICI

Per capire cosa siano le eteri e le particelle soffici, bisogna enunciare una legge che, secondo Cater, “non si trova in nessun manuale scolastico” (1984, 59): la legge della redistribuzione dell’energia.

Secondo questa legge, quoto testualmente l’autore, “quando energia elettromagnetica radiante interagisce con la materia, la radiazione che ne risulta, nel suo insieme, è di una frequenza inferiore a quella della luce originale”.
Tale legge è un’escrescenza, così come la Seconda Legge della Termodinamica, di una legge molto più generale, valida anche a livello metafisico, che stabilisce che l’energia si sposta solo e sempre da un potenziale più alto verso uno più basso. Una possibile osservazione pratica di questa legge può avvenire con il fenomeno della diffusione degli elettroni, fenomeno che è alla base del funzionamento dei diodi e dei transistori. Oppure, molto più semplicemente, basti pensare alla corrente elettrica, originata nient’altro che da una differenza di potenziale tra due poli.

Quindi, ricapitolando, sia la legge della redistribuzione dell’energia, sia il Secondo Principio della Termodinamica, sono derivanti da quella che arbitrariamente si potrebbe chiamare la legge del potenziale:
l’energia si muove sempre in discesa, cioè da un potenziale più alto verso uno più basso. L’ultimo enunciato potrebbe vedersi come una conseguenza dei principi Ermetici della Polarità e del Ritmo. La Luce e L’etere.

I maestri orientali asserivano, già migliaia di anni fa, che la materia è composta di luce; in effetti, una delle manifestazioni dell’energia prodotta dalla materia è appunto la luce, nelle sue componenti visibili ed invisibili.

Brillanti ricercatori molto poco noti, quali Brunler e Reichenbach, hanno condotto esperimenti sulla parte invisibile della luce;
quest’ultima è altamente penetrante e, al momento della sua disintegrazione, essa produce luce visibile. Quindi è lecito dire che, quando si produce luce, essa comprende anche particelle composte di essa, che la accompagnano. Si pensi ad esempio a una lampadina ad incandescenza; quando questa viene riscaldata, emette luce. Eppure la materia è stata in grado di produrre luce senza alcuna perdita di materia; allora, in effetti, la luce deve essere la manifestazione di qualcos’altro: l’etere, la forza vitale che si manifesta come il componente di tutte le cose.

Dalla combinazione di particelle di etere, si formano i fotoni che compongono la luce. Ritornando alla cosiddetta legge del potenziale esposta sopra, essa comporta di conseguenza che le parti che compongono un’unità dinamica siano più semplici e quindi più attive dell’unità stessa. Ciò naturalmente vale anche per l’etere, e per questo è lecito parlare di eteri superiori e di eteri inferiori: le prime sono più piccole, più semplici e più attive; le seconde più grandi, più complesse e meno attive. Tutte le particelle di etere occupano lo stesso spazio tridimensionale, l’unico esistente, ed eteri di diversa frequenza interferiscono minimamente le une con le altre. Perciò quando fotoni di una certa frequenza vengono prodotti, sono le eteri associate a quella frequenza che si uniscono per renderlo possibile.
Inoltre, i fotoni si combinano tra di loro e formano le particelle penetranti che accompagnano la luce. Particelle Dure e Particelle Soffici “La scienza accademica ha riconosciuto solo l’esistenza di particelle che comprendono l’atomo e le particelle artificiali create in esperimenti in camera a nebbia.” (1984, 61).

Infatti, esse sono formate da fotoni di frequenze superiori ai raggi gamma, ma esistono anche particelle formate da luce di frequenze più basse. “Le particelle formate da luce avente frequenza d’intervalli inferiori saranno d’ora in poi chiamate particelle soffici, mentre quelle associate ai raggi gamma o superiori saranno chiamate particelle dure.” (1984, 62)
Sono appunto le particelle soffici, che sono più complesse, a essere più grandi, più attive, e più penetranti e viceversa per le particelle dure. Ruolo delle Particelle Soffici Come si è già esposto sopra, le radiazioni del sole sono di una frequenza superiore a quella necessaria per creare gravità.

Inoltre, secondo la legge della redistribuzione dell’energia, “quando l’energia elettromagnetica radiante interagisce con la materia, la radiazione che ne risulta, nel suo insieme, è di una frequenza inferiore a quella della luce originale”.

Così risulta chiaro che parte dalle radiazioni del sole, quando penetrano l’atmosfera della crosta terrestre, si trasformano in particelle sempre più soffici, ed alcune di esse sono di frequenze comprese tra gli infrarossi e il radar, quindi in grado di creare una forza di gravità bastante a tenere la terra in orbita al sole. Lo stesso procedimento vale per gli altri pianeti.
Ad ogni modo, con il suo moto sempre più verso l’interno della crosta terrestre, l’energia irradiata dal sole si trasforma in particelle sempre più soffici, che a un certo punto inizieranno a presentare frequenze inferiori a quelle necessarie a creare forza di gravità.
Cater calcola che qualsiasi pianeta smetterà di produrre effetti gravitazionali, quando i raggi del sole siano penetrati per 150 miglia nella sua crosta. Per questo motivo, sia la Terra, sia il Sole, sia la Luna hanno una forza di gravità superficiale quasi uguale.

L'articolo è stato estratto dal libro di Joseph H. Cater : The Suppression of Knowledge

Questa sezione del sito è dedicata ad alcune notizie e informazioni scientifiche di pubblico dominio e facilmente rintracciabili in rete. Il senso di questa ulteriore pubblicazione, si concilia con le attività di R&S che conduco in totale libertà e autonomia: non è richiesto alcun "obolo/donazione" così come non vendo "segreti" per pochi denari, come troppo spesso leggo su altri siti.

Le immagini sono state realizzate da me al fine di offrire "l'immagine" di come è IMMAGINATO un Atomo: non molto diversamente da quanto ideato da Democrito nel 440 a.c. (circa) e tutt'oggi in auge nelle Scuole e Università di tutto il mondo. Probabilmente NON aggiunge nulla al Concetto di Atomo Nucleare introdotto da Bohr, tuttavia penso e credo che forse sarebbe più onesto parlare d'ignoranza collettiva, piuttosto che pontificare astrattamente su modelli meccanicistici di fantasia.

P.S. Retrospettivamente è facile riconoscere molti esempi lampanti, e dal punto di vista privilegiato che ci offrono le fatiche dei secoli che ci separano, siamo piuttosto inclini a sottovalutare le capacità intellettuali di coloro che hanno formulato e coloro che hanno accettato queste idee che ora sono così screditate . Sorridiamo con indulgenza agli astronomi egocentrici della Grecia antica e dei Paesi Arabi che hanno messo l'uomo al centro dell'universo fisico e creato teorie in cui l'intero universo ruotava attorno al minuscolo pianeta abitato dalla razza umana, ma siamo inclini a dimenticare che le teorie tolemaiche dell'universo hanno soddisfatto tutte le richieste per più di mille anni: un record che poche delle nostre teorie moderne probabilmente raggiungerà. D'altra parte, i nostri attuali libri di testo si riferiscono alla teoria del flogisto in termini come: "un'ipotesi falsa e quasi ridicola", ma non riescono a far emergere il fatto che è ridicolo solo alla luce della conoscenza attuale; nei termini di riferimento forniti dalle conoscenze scientifiche contemporanee, era una spiegazione plausibile e abbastanza coerente dei fenomeni a cui si applicava, ed era accettata dai principali scienziati dell'epoca: uomini come Priestley, Scheele e Cavendish, la cui statura intellettuale non soffre al confronto di quella dei leader della scienza moderna. Si può dire lo stesso della teoria del calorico, della teoria dell'etere e di dozzine di esempi simili, anche se forse meno sorprendenti.

Ci potremmo logicamente aspettare che in questo caso si applichi "il principio timido una volta o due volte" e che il destino disastroso di così tante teorie scientifiche presumibilmente e fermamente stabilite del passato, avrebbe un effetto salutare nel senso di scoraggiare-sfiduciace le teorie e concetti di scienza attualmente alla moda, ma stranamente, questo non avviene. Se non altro, gli scienziati di oggi sono più che mai cazzoni. Per essere sicuri, ammettono l'esistenza di contraddizioni e debolezze nella teoria esistente, e ammettono, almeno in linea di principio, che i cambiamenti devono aver luogo, forse "in cambiamenti radicali", ma gli uomini che sostengono fermamente questi cambiamenti, non intendono alterare il quadro generale della teoria attualmente accettata; costoro ammettono che ci debbano essere estensioni o revisioni delle idee attuali, ma non sostituzioni generali. Ecco alcune espressioni sul punto di vista prevalente:

- da Pascual Jordan: "l'autore, quindi, è convinto che le nuove concezioni debbano essere considerate conclusive ..."
- da N.F. Mott: "... ora sembra che abbiamo nella Meccanica Quantistica un corpo di conoscenze che, nel suo campo appropriato, probabilmente durerà altrettanto a lungo ... come scienziati e ingegneri hanno un posto nelle comunità civilizzate di un tempo”… "
- da Werner Heisenber: ”... dobbiamo supporre che anche le caratteristiche meno appetibili delle leggi della Meccanica Quantistica rimarranno parte integrante della scienza teorica”.
- da George Gamow: ”secondo me e secondo il parere di molti altri fisici teorici, il principio di indeterminazione si leverà in piedi sulla sua terra a tempo indeterminato”.
- A.J. Hymans riassume la situazione in queste parole: "La visione convenzionale al momento sembra essere che lo stato delle cose rivelato dalla Meccanica Quantistica sia definitivo e definito”.

"The Case Against the Nuclear Atom" by Dewey B. Larson (1898-1990)

 

MATEMATICA

MATEMATICAE’ tempo di dire Basta alla "libera interpretazione" con cui la Scienza autoreferenziale si definisce, nelle Scuole e Università, oltre che nei “circoli ristretti” frequentati ovviamente da “cervelloni” e “Uomini di Grandi Vedute”, laddove per “assunti matematici”: “più ce l’hai grosso e più e meglio funziona”… un "Grosso Cervello" è sinonomo di Grande Intelligenza per cui, matematicamente/commercialmente significa "un tanto al chilo"... di fatto un Pollo è sinonimo di "pochezza, stupidità" proprio per le dimensioni/peso del suo cervello.

Anzitutto inizierei dall’etimologia del Termine “MATEMATICA”. 
Nel diverse enciclopedie, che altro non sono che una RACCOLTA di scritti e idee LIBERE: ovvero senza alcuna connotazione Scientifica per cui "IL SAPERE" casomai stesse lì, basterebbe leggere per trovarvi ogni e qualsiasi soluzione al Problema. Si fa risalire la “radice” del termine al vocabolo egizio maat: nella cui dizione appare il simbolo del Cubito, Unità di Misura Lineare, ottenuto dalla “relazione” tra i 2 Numeri Irrazionali Pgreco e Phi che solo all'apparenza "sono irrazionali" come definiti dai Matematici.CUBITO
Tale Concezione, la cui origine si perde nella notte dei tempi poiché antecedente alle più antiche Civiltà conosciute come Egizi, Sumeri ecc., nasceva dalla necessità di SAPERE "dove ci troviamo" geograficamente, "da dove veniamo" spiritualmente e "dove saremmo diretti" temporalmente. Sapere e conoscere le dimensioni del Nostro Pianeta, i Cicli del tempo delle Sue "evoluzioni nello spazio" con riferimento alle Altre Costellazioni, all'interno di un Sistema Galattico e pertanto in ciò che per definizione è l'Universo. Infatti la Geografia si esplica con le coordinate Nord, Sud, Est, Ovest anticamente denominate: Artus (Nord), Diesis (Sud), Anatolia (Est), Mesembria (Ovest). Il mito di Adamo nasce proprio dall'anagramma A.D.A.M. ovvero l'Umanità compresa entro i 4 punti cardinali di questo Pianeta. Ricordo a chi fosse interessato, che ancora nel 1492 Colombo partiva dalle coste Portighesi per andare in India inaugurando un periodo di intense "Ri-Scoperte Geografiche". Egiziani, Greci, Latini ecc. viaggiavano come "Pollicino", ovvero che andavano e venivano ma solo per le strade conosciute e comunque a piedi poiché per mare, non sapendo navigare di bolina, dovevano sempre attendere il vento in poppa.

Tale Concetto si esplica con la Geometria quale Scienza Metafisica, ovvero quella parte della filosofia che, andando oltre gli elementi contingenti dell'esperienza sensibile, si occupa degli aspetti ritenuti più autentici e fondamentali della realtà, secondo la prospettiva più ampia e universale possibile, per comprendere la Materia e il Creato e le relazioni che intercorrono tra le diverse FORME Geometriche sia quando rapportate a un Piano (quadrato) che al Volume (cubo) in cui le coordinate spaziali sono X - Y- Z. Pertanto gli antichi Egizi che Ri-Scoprirono questa Scienza, adottarono l'Unità di Misura derivante, definendola Cubito e relativi sottomultipli... poi adottati dall'Impero Britannico in contrasto con quella Metrica Francese. Gli stessi Concetti e la Stessa Matematica è applicata per la Misurazione del Tempo, inteso come Ciclo/Frequenza in un Universo Dinamico e mai IMMOBILE.

La relazione matematica tra un Cerchio e un Quadrato è data dalla somma degli angoli: 360° per il Cerchio e 90° x 4 per il Quadrato = 360° realizzando di fatto LA 1° EQUAZIONE. La misurazione del Ciclo/Frequenza prende il nome dal fisico tedesco Heinrich Rudolf Hertz che portò importanti contributi alla scienza, nel campo dell'elettromagnetismo (recita Wikipedia), mentre nella realtà dei fatti Egli non fece altro che applicare questa Scienza già nota e notissima da tempo immemorabile ai primi e rudimentali esperimenti sull'elettromagnetismo che solamente il geniale Nikola Tesla, seppe tradurre "in Tecnologia Pratica". Nella rappresentazione grafica, 1 Hz è rappresentato da una Sinusoide che da un Punto 0 zero si sviluppa sino al punto 1 attraverso 2 semionde che, se viste di fronte, descrivono un cerchio. Pertanto un Punto che ruoti lungo il perimetro di un Cerchio compiendo 360°  in 1 Secondo è pari a 1 Hz; la stessa cosa vale per un Pendolo che percorra un Arco di Cerchio dal punto A a B e viceversa, cosicché avremo anche 2 Direzioni Diverse che convenzionalmente sono state indicate come + e - alternativamente.

Ad esempio la Luce ha una Frequenza compresa tra 790 e 435 THz e per Convenzione ha un valore numerico di 299.792458 m/s ovvero circa 3 × 10 alla 8 m/s = 300.000 Km/sec. Purtroppo e impropriamente, i Fisici la definiscono VELOCITA', mentre dovrebbero chiamarla PROPAGAZIONE, poiché tale Radiazione Luminosa è IMPULSIVA e quindi soggetta a Ciclo/Frequenza e non può essere paragonata al MOTO di un Fluido come l'acqua che scorre in un tubo. Del resto la FISICA è una Scienza Moderna che ha preso piede solo nel XX secolo, ovvero quando la Società è passata dalla Monarchia "secolarizzata", alla Repubblica "partecipativa" dove al posto dei Re, Regine e Papi, si sono "IMPOSTI i banchieri e faccendieri" con i Loro "tavoli da gioco".
 Pertanto e prima che di Fisica delle Particelle, si dovrebbe parlare di paradigma entro cui questa visione del mondo e delle cose, nasce e si sviluppa come un fungo velenoso. Di fatto l'attuale paradigma e sovrastato dalla "MATEMATICA CREATIVA" a sostegno "di un modello politico" con cui le Masse Beote si son fatte accompagnare verso il baratro dell'IGNORANZA. L’assurdo introdotto nella Matematica dai Fisici Quantistici, NON può che portare ad Altri Assurdi, esplicata graficamente su una semplice lavagna con un gessetto: E=m∙c2 con cui Albert Einsten costruì la sua fama e fortuna planetaria, anche se tale formula venne ideata da un certo Olinto De Pretto, un industriale di Vicenza con la passione per la matematica, che avrebbe pubblicato sulla rivista scientifica Atte un articolo dal titolo “Ipotesi dell’etere nella vita dell’Universo” nel 1903, in cui sosteneva che “la materia di un corpo contiene una quantità di energia rappresentata dall’intera massa del corpo, che si muovesse alla medesima velocità delle singole particelle”. Insomma, la celebre E=m∙c2 spiegata parola per parola, anche se De Pretto non mise la formula in relazione con il concetto di relatività, ma con la vita dell’universo. Di Relatività avevano a lungo parlato e scritto personaggi di ben altro spessore, quali Galileo e Cartesio... Del resto il Signor Einsten ha sempre sostenuto che "l’immaginazione è più importante della conoscenza"... appunto!!!!!!!einstein

Il nostro connazionale Prof. Ing. Marco Todeschini (1899-1988), contestò sin dagli esordi la "deriva immaginifica" di cui si andava ammantando la Fisica, dimostrando Matematicamente quanto Grave fosse l'Errore in cui Einstein e Suoi sodali abbiano condotto intere generazioni di Ricercatori nel baratro, alla stregua di un "pifferaio magico".
 A tutt'oggi e in ogni dove, si parla di Einstein come del più grande scienziato di tutti i tempi, nonostante NON abbia mai dimostrato una soltanto delle Sue Teorie e/o inventato almeno uno stupido elettrodomestico.
Quando poi a Codesti Professori si chiede di “dare una Prova Pratica” visto che utilizzano Soldi Pubblici, ecco che l’arcano si svela attraverso “la narrazione retorica” di un pensiero bislacco, utile a Holliwwod per costruire film di fantascienza. Ovviamente e dato che per la maggior parte le "Persone condizionate" sono affette da "dissonanza cognitiva", è bastata un'Immagine come quella del "Fungo Atomico" per far credere che esiste la Fissione dell'Atomo, senza neppure considerare che a tutt'oggi NESSUNO HA MAI VISTO UN ATOMO, tantomento questi si comporta come "una mina in un campo minato" producendo il fantomatico "effetto a catena" che NON ESISTE IN NATURA. Tuttavia la BOMBA H (idrogeno) peso atomico 1 produrrebbe quasi il medesimo effetto di una Bomba all'Uranio peso atomico 238, piuttosto che al Plutonio peso atomico 244... Insomma per questi MAGLIARI DELLA NO-SCIENZA, sarebbe possibile "fissare un atomo" a prescindere dal Suo Peso Atomico, mantenendo inalterato l'effetto distruttivo!!!??? Nonostante gli eccidi e le distruzioni di massa, perpretati con le solite Bombe e Gas nervini, con operazioni "chirugiche" fatte da PSICOPATICI drogati e mascherati che, su MANDATO POPOLARE, vanno a portare BENESSERE e DEMOCRAZIA agli indifesi e ignari abitanti di questo pianeta che MAI L'HANNO CHIESTO, in ossequio alla propaganda politica di Tutte le Nazioni Civili, che si nutre proprio del sangue di queste Persone che mai hanno rivolto una sola minaccia, né hanno dichiarato propositi di conquista. La lotta è Politica: ovvero chiunque NON è daccordo, allineato, educato, condizionato e ligio agli obblighi imposti PER LA NOSTRA SICUREZZA, di fatto è un Nemico da Abbatere con ogni mezzo e modalità, lecita o illelcita che sia. 

IN passato mi sono chiesto sul perché il Popolo dell Corea del Nord assecondi il proprio leader che periodicamente rivolge minacce al resto del mondo. Poi  Tutto mi è stato chiaro: se NON c'è un Nemico, a che servono i finanziamenti per l'Esercito??? Quindi ancora una volta la MATEMATICA, risolve il problema scientificamente: ì° Creare il Problema la Malattia; 2° Spendere soldi per la Cura. Tanto più la minaccia è consistente, tanto e più facilmente si potranno drenare le "rasche" dei cittadini beoti che vivono e si nutrono di Propaganda. Il livello della Corruzione Morale e Intellettuale ha raggiunto vette che neppure Orwell era riuscito a immaginare.  L'ultima eneluttabile risorsa dei NOSTRI GOVERNANTI ancora una volta si trova nella Bibbia dove la Matematica di dipana tra numeri e profezie apocalittiche quale ultima destinazione caso mai "qualcuno tentasse di obiettare". Al grido di "muoia Sansone con tutti i Filistei!!!!! costoro gestiscono il giogo. Curioso come alcuno di tutti questi Illustri Scienziati Occidentali abbia avuto modo di obiettare, nella consapevolezza che, pur non essendo politici e militari, si presterebbero alla distruzione dello stesso pianeta su cui Essi stessi poggiano i piedi!!! Delle due l'una: sono consapevoli del pericolo, ma disposti a morire per un ideale; oppure sono consapevoli della Verità e continuano a "fottere e a fotterci" perché "far finta di lavorare" e prendere stipendio, pensione e benefit vita natural durante è comunque un ottimo affare. 

Meglio dei Fisici però, han fatto e fanno gli Economisti della MATEMATICA CREATIVA, quella che con le "equazioni differenziali alle derivate parziali", è riuscita nell'intento di CREARE DAL NULLA Debiti per Tutti e Profitti per Pochi, attraverso la Propapaganda Politica capace di "far passare per la cruna di un ago, una gomena da ø 10 cm". Vediamo come l'intento "Economico/Finanziario", sia riuscito ad imporre il CONCETTO DI RISPARMIO ENERGETICO
 attraverso l'adozione di "Soluzioni Scientifiche" d'avanguardia come il Fotovoltaico e l'Eolico. Poiché Econimisti come Draghi, Monti ecc. non hanno competenze/cognizioni nel campo della Fisica piuttosto che dell'Ingegneria Elettrotecnica, ma molto e precisamente nel settore della Ragioneria, provo a illustrare la situazione parlando di Numeri che nel caso di specie, hanno il valore dei Soldi.

Il costo di un Kwh (kilowattora), ovvero quello che si paga in bolletta per avere la Luce e l'Energia Elettrica per far funzionare gli elettrodomestici, ma che alla fonte costa:

1. da Centrale Idroelettrica: circa 2 centesimi di Dollaro/Euro x Kwh; 2. da Centrale a Vapore (idrocarburi, carbone, gas): circa 4 centesimi di Dollaro/Euro x Kwh; 3. da Nucleare: circa 30 centesimi di Dollaro/Euro Kwh; 4. da Fotovoltaico: circa 60 centesimi di Dollaro/Euro Kwh; da Eolico: circa 1 Dollaro/Euro Kwh; da Biomassa: circa 3 Dollaro/Euro Kwh.

I Nostri Economisti Matematici, sempre nel solco della "Buona Amministrazione", in ossequio alle direttive Politiche di tutti quei Paesi che vivono e prosperano di PROPAGANDA, ci hanno spiegato che è necessario RISPARMIARE poiché l'economia è in soffernza, il Clima sta cambiando, l'Ambiente come la Salute è a rischio... e quindi sarebbe cosa giusta e saggia, smettere di utilizzare gli Idrocarburi a vantaggio delle Energie Rinnovabili. Insomma un'equazione differenziale alle derivate parziali dove, scomponendo la frase, si ottiene: l'equazione, ovvero il rapporto che corre tra due "cose" aventi caratteristiche logiche e analogiche tali da poter essere comparate/equalizzate, ma con un differenziale derivato solo parzialmente, ma che comunque sere allo sviluppo matematico dell'assunto. Vediamo quindi le differenze tra i diversi sistemi in uso: Dighe e Condotte = distruzione dell'ambiente e dell'acqua, con gravissime ripercussioni sull'eco sistema. Centrali Termiche: distruzzione del sottosuolo e relativo aumento di sostanze e inquinanti nell'ambiente e nell'aria, con gravissime ripercussioni sull'eco sistema. Nuclerare: costi altissimi a fronte di rendimenti bassissimi, gravissime ripercussioni sull'eco sistema. Fotovoltaico: costi altissimi a fronte di rendimenti ancora più bassi del nucleare, gravissime ripercussioni sull'eco sistema per l'occupazione della superficie terrestre. Eolico, rendimenti ancora più bassi del Fotovoltaico, gravissime ripercussioni sull'eco sistema per l'occupazione dello "spazio" sulla superficie terrestre.

Effetti sull'ECONOMIA: aumento indiscriminato della spesa per l'Energia, nascita di migliaia di ESCo (Energy Service Company) che di fatto si sono arricchite grazie al RISPARMIO ENERGETICO.

Codesti Illustri Signori Economisti, sempre con "l'aplomd di chi annuncia la morte di un congiunto", hanno spinto migliaia di piccole Imprese a stipulare Contratti per le "Rinnovabili", poiché Finanziati Interamente dalle Banche e dai Governi, attraverso Società Governative costruite ad oc che, ovviamente, hanno un Costo per svolgere il lavoro che si sono inventati in Nome di un fantomatico RISPARMIO, che si può leggere in bolletta alla voce: Conto Energia. Una strategia Politica/Finanziaria che ha portato le Multinazionali a Moltiplicare i Profitti e ai Cittadini a Moltiplicare la Spesa. Loro però obiettano: NON è colpa Nostra se i Cittadini NON comprendono, poiché abituati a SPENDERE e CONSUMARE senza parsimonia. Ma che fine ha fatto la Fisica Quantistica, quella di E=m∙c2 ??? Dopo 130 anni, possibile si "produca Energia Elettrica" esattamente come l'ha inventata Nikola Tesla????

Tranquilli, l'Amministrazione Obama ha dichiarato che nel 2036 un Equipaggio partirà per la conquista di Marte: qualcuno ha detto che c'è un sacco di Petrolio e Pietre Preziose... sulla Luna Wallace e Gromit, purtroppo, hanno trovato solo Formaggio.

Wallace e Gromit sulla Luna

L'INTERVISTA SEGRETA A NIKOLA TESLA

INTERVISTA A NIKOLA TESLA ALLA RIVISTA "IMMORTALITY"

Realizzata nel suo laboratorio a Colorado Springs nell’anno 1899.
La Luce è tutto. In uno dei suoi raggi c’è il destino delle nazioni, ogni nazione ha il proprio raggio in quella grande fonte di luce che vediamo come il sole. E ricordate che non c’è uomo che sia esistito e che non sia morto!

GIORNALISTA:Snikola-tesla-plavi-portret3ig. Tesla, lei si è guadagnato la fama dell’uomo che si è addentrato nei processi cosmici. Chi è lei, signor Tesla?
TESLA: È una domanda interessante, Sig. Smith, e tento di darle una risposta adeguata.

GIORNALISTA: Dicono che lei provenga dalla Croazia, dalla zona denominata Lika, dove la gente cresce assieme agli alberi, alle rocce e al cielo stellato. Dicono che il suo paese natale porta il nome dei fiori della montagna, e che la casa dove nacque si trova vicino al bosco e alla chiesa.
TESLA: Davvero tutto ciò che ha detto è la verità. Sono orgoglioso della mia origine serba e della mia patria croata.

GIORNALISTA:I futuristi dicono che il secolo XX ed il secolo XXI sono nati nella testa di Nikola Tesla. Celebrano il campo magnetico all’inverso e cantano inni al motore a induzione. Il suo creatore fu chiamato “il cacciatore che acchiappò la luce nelle sue reti dalle profondità della terra” e “il guerriero che catturò fuoco dal cielo”. Si dice che sia il padre della corrente alternata, colui che farà sì che la Fisica e la Chimica dominino la metà del mondo. L’industria lo proclamerà suo santo supremo, un banchiere per i più grandi benefattori. Nel laboratorio di Nikola Tesla si è scisso per la prima volta un atomo. Si è creata un’arma che produce vibrazioni sismiche. Lì si scoprirono raggi cosmici neri. Cinque razze lo venereranno in futuro, perché ha insegnato loro un grande segreto: che gli elementi di Empedocle si possono irrigare con le forze vitali degli eteri.
TESLA: Sì, queste sono alcune delle mie scoperte più importanti. Anche così sono un uomo sconfitto. Non sono riuscito a ottenere il maggiore dei miei obiettivi.

GIORNALISTA: Quale sarebbe questo desiderio, signor Tesla?
TESLA: Vorrei illuminare tutta la terra. C’è elettricità sufficente per creare un secondo sole. La luce apparirebbe attorno all’equatore, come l’anello attorno a Saturno. L’umanità non è pronta per la grandezza. A Colorado Springs ho impregnato la terra di elettricità. Potremmo spargere anche le altre energie, come l’energia mentale positiva che si trova nella musica di Bach o Mozart, o nei versi dei grandi poeti. All’interno della Terra ci sono energie di allegria, pace e amore che si esprimono per esempio attraverso un fiore che cresce dalla terra, gli alimenti che escono da essa e tutto ciò che la rende la casa dell’uomo. Ho passato anni cercando la maniera di far sì che questa energia potesse influenzare la gente. La bellezza e l’aroma delle rose possono essere utilizzati come una medicina ed i raggi del sole come un alimento. La vita ha un numero infinito di forme e il dovere degli scienziati è quello di trovarle in tutte le forme della materia. Tre cose sono essenziali in questo senso. Tutto quello che faccio è cercarle. So che non le troverò, ma comunque non vi rinuncio.

GIORNALISTA: Quali sono queste cose?
TESLA: Un problema è il cibo. Quale energia, stellare o terrestre, può alimentare gli affamati della Terra? Con che vino si può acquietare tutta la sete, affinché le persone possano incoraggiare il proprio cuore e capire che sono degli dei? Un’altra cosa è distruggere il potere del male e la sofferenza in cui l’uomo passa la vita! A volte si produce come un’epidemia nelle profondità dello spazio. In questo secolo la malattia si è estesa dalla Terra verso l’Universo. La terza cosa è: esiste un eccesso di luce nell’Universo? Scoprii una stella che in accordo alle leggi astronomiche e matematiche potrebbe sparire, e anche così niente si modificherebbe. Quella stella si trova in questa galassia. La sua luce può essere emessa con tale densità da concentrarsi in una sfera più piccola di una mela e contemporaneamente più pesante del nostro Sistema Solare. Le religioni e le filosofi insegnano che l’uomo può arrivare a essere il Cristo, Buddha e Zaratustra. Quello che sto tentando di dimostrare è rivoluzionario e quasi inaccessibile. È quello che bisogna fare nell’Universo affinché ogni essere nasca come Cristo, Buddha o Zaratustra. So che la gravità è avversa a tutto ciò che dovrebbe volare e la mia intenzione non è fabbricare dispositivi di volo (aeroplani o missili), bensì insegnare all’individuo a recuperare la coscienza delle proprie ali... Inoltre sto tentando di svegliare l’energia contenuta nell’aria. Ci sono fonti di energia principali. Quello che si considera come spazio vuoto è solo una manifestazione della materia che non è sveglia. Non c’è spazio vuoto in questo pianeta, né nell’Universo… I buchi neri, dei quali parlano gli astronomi, sono le più poderose fonti di energia e di vita.

GIORNALISTA: Alla finestra della sua stanza all’hotel Waldorf-Astoria al piano trentatré, arrivano ogni mattina gli uccelli.
TESLA: Un uomo deve essere sensibile verso gli uccelli. Questo è a causa delle loro ali. L’essere umano le aveva una volta, reali e visibili!

GIORNALISTA: Lei non ha smesso di volare da quei giorni lontani a Smiljan!
TESLA: Volevo volare dal tetto e caddi: i calcoli dei bambini possono essere sbagliati. Si ricordi che le ali della gioventù vogliono avere tutto dalla vita!

GIORNALISTA: Qualche volta si è sposato? Non si sa se lei ha affetto per l’amore o per qualche donna. Le foto della gioventù mostrano che fosse un uomo attraente.
TESLA:Sì, non lo feci. Ci sono due punti di vista: o si prova molto affetto o non si prova niente in assoluto. La via di mezzo serve per ringiovanire la razza umana. Le donne per certi uomini nutrono e fortificano la loro vitalità e il loro spirito. Essere soli ha lo stesso effetto in altre persone. Scelsi la seconda strada.

GIORNALISTA:I suoi ammiratori si lamentano perché sta attaccando la teoria della relatività. La cosa strana è la sua affermazione che la materia non ha energia. Tutto è intriso di energia, dov’è?
TESLA: Prima vi fu l’energia e dopo la materia.

GIORNALISTA: Sig. Tesla, è come quando disse che lei nacque da suo padre e non da sé stesso.
TESLA: Esattamente! Che cosa accade nella nascita dell’Universo? La materia si crea a partire dall’energia originale ed eterna che noi conosciamo come la luce. Essa brillava e apparirono le stelle, i pianeti, l’uomo e tutto quello che c’è nella Terra e nell’Universo. La materia è un’espressione delle infinite forme della luce, perché l’energia è più vecchia di lei. Ci sono quattro leggi della Creazione. La prima è che la mente non può concepire o misurare matematicamente la fonte di tutta la trama sconcertante e oscura, in questa trama si inserisce tutto l’Universo. La seconda legge risiede nell’oscurità espansiva, che è la vera natura della luce, dell’inspiegabile che si trasforma in luce. La terza legge è la necessità della luce di trasformarsi in una materia della luce. La quarta legge è: non c’è principio né fine; le tre leggi anteriori hanno sempre luogo e la Creazione è eterna.

GIORNALISTA: Nell’ostilità alla Teoria della Relatività lei va tanto lontano che realizza conferenze contro il suo creatore nel giorno della festa del suo compleanno...
TESLA: Si ricordi: non si piega lo spazio, bensì la mente umana che non può comprendere l’infinito e l’eternità! Se la relatività è stata chiaramente compresa dal suo creatore egli avrebbe guadagnato l’immortalità anche fisicamente, se questo lo compiacesse. Io sono parte di una luce che è la musica. La luce riempie i miei sei sensi: la vedo, odo, sento, annuso, tocco e penso. Pensare a lei è il mio sesto senso. Le particelle di luce sono note scritte. Un raggio può essere un’intera sonata. Mille lampi sono un concerto. Per questo concerto ho creato una serie di lampi che si possono ascoltare sui picchi gelati dell’Himalaya. Per quanto riguarda Pitagora e la matematica, uno scienziato non può e non deve violare queste due cose. I numeri e le equazioni sono segni che marcano la musica delle sfere. Se Einstein avesse ascoltato quei suoni, non avrebbe creato la Teoria della Relatività. Questi suoni sono messaggi diretti alla mente che comunicano che la vita ha un senso, che l’Universo esiste in perfetta armonia, e la sua bellezza è la causa e l’effetto della Creazione. Questa musica è il ciclo eterno dei cieli stellari. La stella più piccola ha completato la composizione ed è anche parte della sinfonia celestiale. I battiti del cuore dell’uomo sono parte della sinfonia della Terra. Newton imparò che il segreto sta nella disposizione geometrica e nel movimento dei corpi celesti. Riconobbe che la legge suprema dell’armonia esiste nell’Universo. Lo spazio curvo è il caos, il caos non è musica. Einstein è il messaggero dell’epoca del rumore e della furia.

GIORNALISTA: Sig. Tesla, lei sente quella musica?
TESLA: L’ascolto sempre. Il mio udito spirituale è grande tanto quanto il cielo che vediamo sopra di noi. Aumentai il mio udito naturale col radar. In accordo con la Teoria della Relatività, due linee parallele si daranno appuntamento nell’infinito. Per quel motivo la curvatura dello spazio di Einstein si raddrizzerà. Una volta creato, il suono dura per sempre, per un uomo può sparire, ma continua ad esistere nel silenzio, che è il maggiore potere dell’uomo. No, non ho niente contro il signor Einstein. Egli è una persona molto gentile e ha fatto molte cose buone, alcune delle quali passeranno a far parte della musica. Gli scriverò e tenterò di spiegargli che l’etere esiste, e che le sue particelle sono quelle che mantengono l’universo in armonia, e la vita nell’eternità.

GIORNALISTA: Mi dica, per favore, a quali condizioni deve sottostare un Angelo sulla Terra?
TESLA: Ne ho dieci. Mantengo un buon registro attento.

GIORNALISTA: Documenterò tutte le sue parole, stimato signor Tesla.
TESLA: Il primo requisito è un’alta coscienza della propria missione e del lavoro da svolgere. Deve, anche se solo vagamente, esistere nei primi giorni. Non siamo falsamente modesti: il rovere sa di essere un albero di rovere, un arbusto al suo fianco di essere un arbusto. Quando avevo dodici anni, ero sicuro che sarei arrivato alle cascate del Niagara. Sapevo sin dalla mia infanzia che avrei realizzato la maggior parte delle mie scoperte, benché non l’avessi chiaro del tutto... La seconda condizione per adattarsi è la determinazione. Tutto quello che potei, lo finii.

GIORNALISTA: Qual è la terza condizione dell’adattamento, Sig. Tesla?
TESLA: Guida per tutte le energie vitali e spirituali che operano. Pertanto, la purificazione dei molti effetti e le necessità che l’uomo ha. Di conseguenza, non ho perso niente, ci ho solo guadagnato. Cosicché assaporo ogni giorno e ogni notte. Annoti: Nikola Tesla fu un uomo felice... Il quarto requisito è adattare l’insieme fisico con lavoro.

GIORNALISTA: Che cosa vuol dire, signor Tesla?
TESLA: In primo luogo, il mantenimento dell’insieme. Il corpo dell’uomo è una macchina perfetta. Conosco il mio circuito e ciò che è bene per esso. Gli alimenti che quasi tutte le persone mangiano, per me sono nocivi e pericolosi. A volte visualizzo i cuochi del mondo intero che stanno tutti cospirando contro di me... Tocchi la mia mano.

GIORNALISTA: È fredda.
TESLA: Sì. Il torrente sanguigno può essere controllato, e molti processi dentro e attorno a noi. Perché è spaventato, giovane?

GIORNALISTA: Mark Twain scrisse “Il forestiero misterioso”, un libro meraviglioso su Satana, ispirato da lei.
TESLA: La parola “Lucifero” è più affascinante. Al Signor Twain piace scherzare. Quando ero bambino una volta fui guarito leggendo i suoi libri. Quando ci riunimmo qui e glielo raccontai, fu talmente commosso che si mise a piangere. Diventammo amici ed egli veniva spesso nel mio laboratorio. Una volta chiese che gli mostrassi una macchina che attraverso la vibrazione provoca un sentimento di felicità. Era una di quelle invenzioni per l’intrattenimento, che a volte mi piace fare. Avvisai il Sig. Twain di non rimanere per troppo tempo esposto a quelle vibrazioni. Egli non vi fece caso e rimase più tempo del dovuto. Finì per precipitarsi come un razzo in una certa stanza sorreggendosi i pantaloni. Fu diabolicamente divertente, benché rimanessi serio. Ma, per adattare il circuito fisico, oltre agli alimenti, il sonno è molto importante. Dopo un lavoro lungo e spossante, che richiede un sforzo sovrumano, solo dopo un’ora di sonno ho completamente recuperato. Ho acquisito la capacità di amministrare il sonno, di addormentarmi e svegliarmi al momento stabilito. Se faccio qualcosa che non capisco, mi obbligo a pensarci durante il sonno per trovare così una soluzione. La quinta condizione di adattamento è la memoria. Forse nella maggioranza delle persone, il cervello è il guardiano delle conoscenze sul mondo e la conoscenza viene acquisita attraverso la vita. Il mio cervello è occupato in cose più importanti da ricordare, sta raccogliendo quello che si richiede in un dato momento, cioè, tutto quello che ci circonda. Si tratta solo di interiorizzarlo. Tutto quello che una volta abbiamo visto, ascoltato, letto ed imparato, ci accompagna in forma di particelle di luce. Per me, queste particelle sono ubbidienti e fedeli. Da studente imparai a memoria il Faust, di Goethe, il mio libro preferito, in tedesco, ed ora posso recitarlo tutto. Mantenni le mie invenzioni per anni “nella mia testa”, prima di portarle a termine.

GIORNALISTA: Lei menziona spesso il potere della visualizzazione.
TESLA: Devo ringraziare la visualizzazione per tutto ciò che ho inventato. Gli avvenimenti della mia vita e le mie invenzioni sono reali davanti ai miei occhi, come qualunque evento o oggetto. In gioventù ebbi paura di non sapere ciò che fosse, ma più tardi imparai a usare questo potere come un talento eccezionale e un regalo. Lo nutrivo e proteggevo gelosamente. Feci anche le correzioni per mezzo della visualizzazione alla maggior parte delle mie invenzioni, e così le completavo. Mediante la visualizzazione risolvo mentalmente le equazioni matematiche complesse. Per questo dono che ho, ricevo il titolo di Alto Lama in Tibet. La mia vista e l’udito sono perfetti, e oserei dire persino più forti che negli altri. Sento un tuono a 150 chilometri di distanza e vedo colori, nel cielo, che altri non possono vedere. Questa ampiezza di visione e di udito ce l’ho da quando ero bambino. Più tardi l’ho sviluppata coscientemente.

GIORNALISTA: In gioventù fu varie volte gravemente malato. La malattia è un requisito per adattarsi?
TESLA: Sì. Spesso è il risultato dell’eccesso di esaurimento o forza vitale, ma spesso è la purificazione della mente e del corpo dalle tossine che si sono accumulate. È necessario che un uomo soffra ogni tanto. La fonte della maggior parte delle malattie sta nello spirito. Pertanto, lo spirito può curare quasi tutte le malattie. Quando ero studente, mi ammalai di colera che distrusse la regione di Lika. Mi curai perché finalmente mio padre mi permise di studiare la tecnologia, che era la mia vita. La visione per me non è stata una malattia, bensì la capacità della mente di penetrare oltre le tre dimensioni della Terra. Ho avuto visioni tutta la mia vita, e le ho ricevute come tutti gli altri fenomeni che ci circondano. Una volta, nell’infanzia, stavo camminando lungo il fiume con mio zio e gli dissi: “Dall’acqua apparirà una trota, tiro una pietra per colpirla”. E ciò fu quello che accadde. Spaventato e sorpreso, mio zio esclamò: “Vade retro, Satana!”. Era una persona colta e parlava in latino...Io ero a Parigi quando vidi la morte di mia madre. Nel cielo, pieno di luce e di musica, fluttuavano nuvole, erano creature meravigliose. Una di esse aveva l’aspetto della madre che mi guardava con amore infinito. Man mano che la visione sparì, seppi che mia madre era morta.

GIORNALISTA: Qual è il settimo adattamento, Sig. Tesla?
TESLA: La conoscenza di come trasformare l’energia mentale e vitale in ciò che vogliamo, e riuscire a controllare tutti i sentimenti. Gli indù lo chiamano Kundalini-yoga. Queste conoscenze possono essere apprese, e per farlo sono necessari molti anni, o si possono acquisire anche alla nascita. La maggior parte di esse io le ho acquisite alla nascita. Si trovano in stretta relazione con l’energia sessuale che è una delle più estese nell’universo. La donna è il maggiore ladro di quell’energia, e pertanto del potere spirituale. L’ho sempre saputo e per ciò sono stato in allerta. Di me stesso ho fatto quello che volevo: una macchina riflessiva e spirituale.

GIORNALISTA: Nono adattamento, Sig. Tesla?
TESLA: Fare tutto il possibile, ogni giorno, in ogni momento, per non dimenticare chi siamo e perché siamo sulla Terra. Ci sono persone straordinarie che stanno lottando contro malattie, privazioni, o contro la società che li ferisce con la sua stupidità, l’incomprensione, la persecuzione e altri problemi di cui il paese è pieno. Ci sono molti angeli caduti sulla Terra.

GIORNALISTA: Qual è il decimo adattamento?
TESLA: È il più importante. Scriva sulla rivista che il Sig. Tesla ha giocato. E passò tutta la sua vita giocando e ne ha goduto.

GIORNALISTA: Sig. Tesla! Sia in relazione alle sue conclusioni o al suo lavoro, è questo un gioco?
TESLA: Sì, caro ragazzo. Quanto ho voluto giocare con l’elettricità! Tremo sempre quando sento la storia del greco che rubò il fuoco. Una storia terribile di aquile che beccano il suo fegato. Sarà che Zeus non aveva sufficenti lampi e tuoni, e fu danneggiato da un fervore? C’è un malinteso... I lampi sono i giocattoli più belli che si possano trovare. Non dimentichi di mettere in rilievo, nel suo testo, che Nikola Tesla fu il primo uomo che scoprì i raggi.

GIORNALISTA: Sig. Tesla, lei sta parlando degli angeli e del suo adattamento sulla Terra.
TESLA: In realtà è la stessa cosa. Può scrivere ciò che segue: osò prendere su sé le prerogative di Indra, Zeus e Perun. Si immagini uno di questi Dei in un abito da notte nero, con la bombetta e con guanti bianchi di cotone, preparando raggi, fuochi e terremoti per l’élite della città di New York!

GIORNALISTA: Ai lettori piace il tono del nostro giornale. Mi confonde dicendo che le sue scoperte hanno enormi benefici per le persone e che contemporaneamente rappresentano un gioco, molti lo vedranno con aria perplessa.
TESLA: Egregio Signor Smith, il problema è che la gente prende tutto molto sul serio. Se non facessero così, sarebbero tutti più felici e vivrebbero molto più a lungo. Un proverbio cinese dice che l’allarmismo accorcia la vita. Ma affinché i lettori del giornale non corrughino la fronte, torniamo alle cose che considerano importanti.

GIORNALISTA: A loro piacerebbe conoscere la sua filosofia.
TESLA: La vita è un ritmo che dev’essere compreso. Sento il ritmo, lascio che mi diriga e lo assecondo. È molto gradevole e mi ha dato la conoscenza che ho. Tutto quello che si vive è in relazione profonda e meravigliosa: l’uomo e le stelle, le amebe e il sole, il cuore e la rotazione di un numero infinito di mondi. Questi legami sono forti, ma possono essere docili, propiziare e cominciare a creare relazioni nuove e differenti nel mondo, senza violare le vecchie. La conoscenza viene dallo spazio. La nostra visione è l’insieme più perfetto. Abbiamo due occhi: il terreno e lo spirituale. Si raccomanda che si trasformino in un solo occhio. L’Universo è vivo in tutte le sue manifestazioni, come un animale pensante. La pietra è un essere pensante e sensibile, come le piante, le bestie e l’uomo. Una stella che brilla chiede di essere vista e se non fossimo così immedesimati in noi stessi capiremmo il suo linguaggio ed il suo messaggio. Il respiro, gli occhi e le orecchie dell’uomo devono armonizzarsi con il respiro, gli occhi e l’udito dell’Universo.

GIORNALISTA: Sentendo questo mi sembra di ascoltare i testi buddisti, parole o Parazulzusa taoista.
TESLA: È così ! Questo significa che esiste una conoscenza generale, e che esiste la Verità che l’uomo ha sempre posseduto. Nel mio sentire e per esperienza, l’Universo ha una sola sostanza e un’energia superiore con un numero infinito di manifestazioni della vita. La cosa migliore è che la scoperta di una natura segreta ne rivela l’altra. Non si possono occultare, sono attorno a noi, ma siamo ciechi e sordi ad esse. Se emozionalmente ci leghiamo ad esse, loro stesse vengono da noi. Ci sono un mucchio di mele, ma un solo Newton. Egli ebbe bisogno di una sola mela che gli cadde davanti.

GIORNALISTA: Le faccio una domanda che avrebbe potuto esser fatta al principio di questa conversazione: che cos’è stata l’elettricità per lei, egregio signor Tesla?
TESLA: Tutto è elettricità. All’inizio fu la luce, fonte senza fine da cui proviene la materia ed è distribuita verso tutte le forme che rappresentano l’Universo e la Terra con tutti i suoi aspetti della vita. Il nero è il vero volto della Luce, solo che non lo vediamo. È una notevole grazia per l’uomo e le altre creature. Ognuna delle loro particelle possiede luce, termica, forza nucleare, radiazione, chimica, meccanica e l’energia ancora non identificata. Ha il potere di creare la Terra con la sua orbita. È l’autentica leva di Archimede.

GIORNALISTA: Sig. Tesla, lei è troppo sbilanciato verso l’elettricità.
TESLA: Sono elettricità. O, se lo preferisce, io sono la luce nella forma umana. Anche lei è elettricità, Sig. Smith, ma non se ne rende conto.

GIORNALISTA: È per questo motivo che ha la capacità di sopportare scariche di un milione di volt attraverso il suo corpo?
TESLA: Immagini un giardiniere che venga attaccato dalle erbe. In realtà, questa sarebbe una pazzia. Il corpo dell’uomo e il cervello sono composti da una gran quantità di energia. In me esiste in maggior parte l’elettricità. L’energia, che è differente in ogni persona, è quello che rende l’essere umano “io” o “anima”. Per altre creature nella loro essenza, l’anima della pianta è l’anima dei minerali e degli animali. La funzione cerebrale e la morte si manifestano nella luce. I miei occhi in gioventù erano neri, ora sono azzurri, e col passare del tempo, man mano che la tensione del cervello si fa più forte, si avvicineranno al bianco. Il bianco è il colore del cielo. Alla mia finestra, una mattina arrivò una colomba bianca, alla quale davo da mangiare. Ella voleva dirmi che stava morendo. Dai suoi occhi uscivano fasci di luce. Non ho mai visto negli occhi di nessuna creatura tanta luce come in quelli di quella colomba.

GIORNALISTA: Il personale nel suo laboratorio parla di scintillii di luce, fuoco e lampi che si producono se è arrabbiato o in qualche tipo di rischio.
TESLA: È la scarica psichica o un avvertimento per stare in allerta. La luce è sempre stata dalla mia parte. Sa come scoprii il campo magnetico rotante ed il motore ad induzione, quello che mi rese famoso quando avevo 26 anni? Un pomeriggio d’estate, a Budapest, vidi col mio amico il tramonto del sole. Migliaia di fuochi si trasformavano in migliaia di colori fiammeggianti. Mi ricordai di Faust e recitai suoi versi e dopo, come in una nebbia, vidi girare il campo magnetico ed il motore ad induzione. Li vidi nel Sole!

GIORNALISTA: Il personale di servizio dell’hotel dice che nel momento dei fulmini normalmente si isola nella sua stanza e parla da solo.
TESLA: Parlo col lampo e con il tuono.

GIORNALISTA: Con essi? In che linguaggio, Sig. Tesla?
TESLA:Principalmente nella mia lingua materna. La lingua conta sulle parole e sui suoni, soprattutto nella poesia, perciò è adeguata.

GIORNALISTA: I lettori della nostra rivista le sarebbero molto grati se lei spiegasse questa cosa.
TESLA: Il suono non esiste solo nel tuono e nel lampo, esiste anche nella trasformazione, nella lucentezza e nel colore. Un colore può essere ascoltato. La lingua è delle parole, il che significa che è dei suoni e dei colori. Tutti i tuoni ed i lampi sono differenti e hanno i loro nomi. Chiamo alcuni di essi con i nomi di coloro che mi sono stati vicini nella mia vita, o di coloro che ammiro. Nella lucentezza del cielo e nel tuono vivono mia madre, mia sorella, mio fratello Daniel, un poeta: Jovanovic Zmaj e altre persone della storia serba. Nomi come Isaia, Ezechiele, Leonardo, Beethoven, Goya, Faraday, Pushkin e tutta la schiera di ardenti fuochi e intrecci di lampi e tuoni, che si manifestano durante tutta la notte portando la preziosa pioggia alla Terra, bruciando alberi o villaggi. Ci sono raggi e tuoni che sono più brillanti e più poderosi, ritornano e li riconosco tra migliaia.

GIORNALISTA:Per lei la scienza e la poesia sono la stessa cosa?
TESLA: Questi sono i due occhi di una persona. A William Blake fu insegnato che l’Universo nacque dall’immaginazione, che permane ed esisterà finché ci sarà anche un solo ultimo uomo sulla Terra. Essa era la ruota con la quale gli astronomi poterono raccogliere le stelle di tutte le galassie. È l’energia creatrice identica all’energia della luce.

GIORNALISTA: Pentru dumneavoastră imaginaţia este mai reală decât viaţa însăşi?
TESLA Dà luce alla vita. Mi sono alimentato col mio pensiero, ho imparato a controllare le emozioni, i sogni e le visioni. Ho sempre apprezzato come ho nutrito il mio entusiasmo. In tutta la mia vita ho passato molto tempo in estasi. Quella fu la fonte della mia felicità. Mi aiutò durante tutti questi anni a darmi lavoro, tanto quanto sarebbe sufficente per cinque vite. L’ideale è lavorare di notte, perché la luce stellare e il pensiero sono strettamente correlati.

GIORNALISTA: Lei ha detto che io sono, come ogni essere, Luce. Questo mi lusinga, ma confesso che non lo capisco molto bene.
TESLA: Perché è necessario capire, signor Smith? Basta credere. Tutto è luce. In uno dei suoi raggi c’è il destino delle nazioni. Ogni nazione ha il proprio raggio in quella gran fonte di luce che vediamo come il Sole. E ricordi che non ci sia uomo che sia esistito e che non sia morto! Si trasformò in luce e come tale ancora esiste. Il segreto sta nel fatto che le particelle di luce restaurano il suo stato originale.

GIORNALISTA: Questa è la resurrezione!
TESLA: Preferisco chiamarla ritornare a un’energia originaria. Cristo e molti altri conoscevano il segreto. Sto cercando la maniera di conservare l’energia umana. Si tratta di forme della luce, a volte direttamente come luce celestiale. Non la cerco per il mio beneficio, ma per il bene di tutti. Credo che le mie scoperte rendano la vita dalla gente più facile e più sopportabile, e canalizzino la gente verso la spiritualità e la moralità.

GIORNALISTA: Crede che il tempo possa essere abolito?
TESLA: Non del tutto, poiché la prima caratteristica dell’energia è che si trasforma. Essa è in perpetua trasformazione, come le nuvole dei taoisti. Tuttavia è possibile approfittare del fatto che l’uomo conserva la coscienza dopo la vita terrena. In tutti gli angoli dell’universo esiste l’energia della vita; una di esse è l’immortalità, la cui origine sta fuori dall’uomo e lo aspetta. L’Universo è spirituale, come la metà di noi. L’Universo è più morale di noi, perché non conosciamo la sua natura e la maniera di armonizzare la nostra vita con esso. Io sono uno scienziato, la scienza è forse la maniera più conveniente per trovare la risposta alla domanda che mi ossessiona da sempre e fa sì che i miei giorni e le mie notti si trasformino in fuoco.

GIORNALISTA: Qual è questa domanda?
TESLA: Come le brillano gli occhi...! Quello che io vorrei sapere è che cosa accade a una stella cadente quando il sole si spegne… Le stelle cadono come polvere o semi in questo o in altri mondi, e il sole si disperde nelle nostre menti, nelle vite di molti esseri, è quello che rinasce come una nuova luce, o il vento cosmico, dispersi nell’infinito. Capisco che questo bisogna includerlo nella struttura dell’Universo. La questione è, tuttavia, che ciascuna di queste stelle e ciascuno di questi soli, anche il più piccolo, si conserva.

GIORNALISTA: Ma signor Tesla, si rende conto che questo è necessario ed è compreso nella costituzione del mondo?
TESLA: Quando un uomo diventa cosciente, la sua meta più alta dev’essere correre verso una stella cadente e tentare di catturarla. Dovrà comprendere che la sua vita gli fu data per questo e sarà salvato. Gli sarà possibile acchiappare le stelle!

GIORNALISTA: E che cosa succederà allora?
TESLA: Il Creatore riderà dicendo: “Cadono unicamente affinhé tu le insegua e ti impadronisca di loro”.

GIORNALISTA: Tutto questo non è il contrario del dolore cosmico che così spesso lei menziona nei suoi scritti? E che cos’ è il dolore cosmico?
TESLA: No, perché siamo sulla Terra... È una malattia della cui esistenza la stragrande maggioranza delle persone non è cosciente e che origina molte altre malattie, la sofferenza, la miseria, il male, le guerre e tutto il resto, tutto ciò che fa sì che la vita umana sia una condizione assurda e orribile. Questa malattia non si può curare completamente, ma la coscienza la rende meno complicata e pericolosa. Ogni volta che qualcuna delle persone a me più vicine e care vennero ferite, sentii il dolore fisico. Questo è perché i nostri corpi sono fatti a partire dalla stessa materia, e la nostra anima è in relazione con fini inscindibili. La tristezza incomprensibile che a volte ci opprime significa che da qualche parte, nell’altro lato del pianeta, un bambino o un uomo generoso è morto. L’universo intero è in certi periodi malato di sé stesso e di noi. La sparizione di una stella e l’apparizione delle comete ci influenzano più di quello che possiamo immaginare. Le relazioni tra le creature della Terra sono ancora più forti, a causa dei nostri sentimenti e pensieri il fiore profumerà ancora di più o cadrà nel silenzio. Dobbiamo imparare queste verità per essere guariti. Il rimedio sta nei nostri cuori ed ugualmente nel cuore dell’animale che chiamiamo Universo.

8 FRASI CELEBRI DI NIKOLA TESLA
Forse a volte è meglio, in questo nostro mondo attuale, che un’idea rivoluzionaria o un’invenzione, invece di essere incoraggiata e applaudita, sia ostacolata e maltrattata nella sua adolescenza. 



Le nostre virtù e i nostri difetti sono inseparabili, come la forza e la materia. Quando si separano, l’uomo smette di esistere. 



Lo sviluppo dell’uomo dipende fondamentalmente dall’invenzione. È il prodotto più importante del suo cervello creativo.



La reciproca comprensione sarebbe enormemente facilitata dall’uso di una lingua universale.



Ho investito tutto il mio denaro in esperimenti per realizzare nuove scoperte che permettano all’umanità di avere una vita un po’ più facile.



Non c’è emozione più intensa per un inventore che vedere una delle sue creazioni funzionare.



Lo scienziato non cerca un risultato immediato. Non si aspetta che le sue idee avanzate siano facilmente accettate. Il suo dovere è porre le basi affinché indichino il cammino a quelli che vengono. 



Uno strumento a buon mercato, non più grande di un orologio, permetterà al suo portatore di ascoltare in qualsiasi posto, in mare o sulla terra, musica o canzoni, o un discorso di un leader politico, dettato in qualunque altro posto distante. Alla stessa maniera, qualunque disegno o fotografi potrà essere trasferita da un posto a un altro.

Fonte: vopus.org

A PROPOSITO DEL SISTEMA SOLARE

I concetti "scientifici" sulla Natura della Materia, sia che si tratti di micro che macrocosmo, dovrebbero far parte di un’ideologia condivisa a carattere universale. Invece e storicamente, “una parte di mondo” pensava che la terra fosse piatta, altri la pensavano in modo totalmente opposto. Di fatto la Verità, che non è assoggettabile alle “meccaniche” ideologiche, originate da politiche convenzionali, come poi è accaduto, stava da tutt'altra parte ancora. Tuttavia e nonostante tutto, anche nella storia passata e remota dell'Umanità, ci sono stati Uomini che conoscevano la Verità e furono proprio costoro a cui dobbiamo la nostra riconoscenza, indistintamente. Quando rivolgiamo lo sguardo al firmamento, non riusciamo a percepire il dinamismo di questo Universo, giacché il "nostro" punto di osservazione è quantomeno relativo: da qui il concetto di relatività.


Dr. P. Keshava BathIl sontuoso lavoro scientifico del Dr. P. Keshava Bhat, di cui non è più possibile trovare traccia sul web, ma che potete scaricare gratuitamente e in formato PDF, clikcando sul nome del Dr. Pallathadka Keshava Bhat qui sotto, conforta Tutti coloro che, quand’anche “non attrezzati culturalmente”, intimamente hanno avuto dubbi rispetto le fantasiose ipotesi proposte dai cosiddetti “scienziati d’elite”, che continuano imperterriti a parlare di big bang, di curvatura dello spazio tempo, di fissione e fusione nucleare, di bosoni, neutrini ecc. ecc. ecc. ecc. ecc. ecc. ecc. formulando Leggi prive di senso, ancorché di Verità, ma che avrebbero "carattere universale".
Non c'è alcun bisogno d'inventare "cose meravigliose": occorre riscoprire la meraviglia che sembra aver abbandonato la coscienza degll'uomo.

Per quanto la tecnologia possa evolvere, le "forze occulte" sono da sempre impegnate con tutti i mezzi per tenere sotto silenzio gli Spiriti Liberi. Ma per quanto costoro s'impegnino, nessuno mai riuscirà a penetrare l'essenza stessa del Creato e del Suo Creatore che rifulge in Tutte le Forme e manifestazioni della Natura: la forza dell'Uomo sta nel numero di individui e nella caducità dell'esistenza intrinseca che di fatto impedisce anche al più vanaglorioso dei demoni, di elevarsi al di sopra del Mondo sottostante.

Un GRAZIE sentito a Tutti coloro come il Dr. P. Keshava Bhat che, seppur con modestissimi mezzi tecnologici, piuttosto che limitate risorse finanziarie, sono sempre riusciti a far trionfare la Verità Scientifica che non può basarsi su teorie e teoremi, formulati su osservazioni/deduzioni piuttosto che elucubrazioni suggestive, come il concetto stesso di LUCE che "viaggerebbe" linearmente a una velocità di circa 300.000 Km/sec, quando invece si dovrebbe parlare di VELOCITA' DI PROPAGAZIONE della radiazione solare.

Lo Studioso Dr. Pallathadka Keshava Bhat, ci propone il Suo sontuoso lavoro di Ricercatore INDIPENDENTE, dimostrando TUTTI i limiti delle teorie studiate come Verità Assolute. La NON ELIOCENTRICITA' del Sistema Solare che, di fatto, ci presenta e rappresenta, un'immagine Viva e Vitale di un Universo che non ha natura MECCANICA, ma ARMONICA. Pertanto non è riconducibile ai Teoremi sulla Conservazione dell'energia, che ha valità e valenza ESCLUSIVAMENTE per i Sistemi Chiusi.

Lo stesso dicasi per quanto attine alla cosiddetta "Velocità della Luce", con cui si vorrebbero misurare le distanze tra i Corpi Celesti piuttosto che tra le Galassie, poiché i "numeri" e l'assoluta relatività delle unità di misura, sono a dir poco inadeguate.

La "visione" di un sistema NON eliocentrico, di fatto ci porta a riconsiderare gli studi, le ricerche e le dimostrazioni di Nikola Tesla, Viktor Shauberger, Walter Russell e Altri che con lucida quanto efficace semplicità, dimostrarono quanto fossero nell'errore i tanti/troppi "Personaggi", assurti al rango di vere e proprie "guide spirituali" della scienza e che ancora oggi persistono ad opera dei troppi "insegnati" che continuano a inculcare nozioni imparate a memoria e ripetute come una cantilena, a giovani ingnari. Nel diritto penale italiano, questa azione, è contemplata dall'Art. 661 - Abuso della credulità popolare.

Aggiornato il 21 dicembre 2013

DISSERTAZIONI SULLA FISICA

SISTINA

"Viviamo in un mondo retto da regole che, a seconda del punto di vista da cui osserviamo, studiano con l'una o l'altra scienza. 
Ma la Scienza è una sola, frammentata dalla nostra incapacità di comprenderla nel suo insieme". di Toty De Neveran, "Los olvidos de la memoria".

Per Scienza si intende un sistema di Conoscenze ottenute con procedimenti metodici e rigorosi e attraverso un'attività di ricerca prevalentemente organizzata, allo scopo di giungere a una descrizione, verosimile e oggettiva, della realtà e delle leggi che regolano l'occorrenza dei fenomeni. 
La scienza moderna è stata codificata, diciamo: così come la conosciamo, solamente negli ultimi tremila anni, in base all'organizzazione socio-politica del tempo relativo, privilegiando ora l'una piuttosto che altre teorie. Non molto tempo fa, era opinione diffusa che nessuno poteva andare in bicicletta più veloce di 20 km all'ora, perché si credeva che la pressione del vento sulla faccia del pilota lo avrebbe soffocato. Oggi sappiamo che si può andare molto più veloce senza soffocare. Perché? Perché il parere negativo originale era sbagliato. Non molto tempo fa, si pensava che gli aeromobili in metallo non sarebbero mai stati in grado di volare, perché il metallo è molto più pesante dell'aria. Oggi gli aerei pesano centinaia di tonnellate e volano quotidianamente. Perché? Perché il parere negativo originale era sbagliato.
 Quindi la Scienza e la ricerca scientifica, NON è "un ambito ristretto" ad appannaggio di una categoria professionale (esempio la medicina, la biologia, la fisica, ecc.), ma un patrimonio dell’Umanità intera, in qualsiasi branca della Conoscenza e del Sapere si voglia indagare. 
La ricerca di base, chiamata anche “ricerca pura o fondamentale”, ha come obiettivo primario l'avanzamento della conoscenza e la comprensione teorica delle relazioni tra le diverse variabili in gioco in un determinato processo. È esplorativa e spesso guidata dalla curiosità, dall'interesse e dall'intuito del Ricercatore. 
Viene condotta senza uno scopo pratico in mente, anche se i suoi risultati possono avere ricadute applicative inaspettate. L'espressione "di base" indica che, attraverso la generazione di nuove teorie, la ricerca di base viene utilizzata come le fondamenta per ulteriori ricerche, spesso con fine applicativo. 
La ricerca scientifica è un'attività umana avente lo scopo di scoprire, interpretare e revisionare fatti, eventi, comportamenti o teorie relative alla natura usando i metodi scientifici, cioè basati sul metodo scientifico. La ricerca scientifica è la metodologia usata per accrescere la conoscenza. 
Il metodo scientifico è la modalità tipica con cui la scienza procede per raggiungere una conoscenza della realtà oggettiva, affidabile, verificabile e condivisibile. Esso consiste, da una parte, nella raccolta di evidenze empiriche e misurabili attraverso l'osservazione e la sperimentazione oggettiva di determinati fenomeni; dall'altra, nella formulazione di ipotesi e teorie più generali da sottoporre al vaglio dell'esperimento per testarne l'efficacia. Nel dibattito epistemologico * si assiste in proposito alla contrapposizione tra i sostenitori del metodo induttivo e quelli del metodo deduttivo. Ma l'unico giudizio definitivo su di una teoria, è il risultato dell'osservazione sull'esperimento dimostrativo di essa.

* L'epistemologia è quella branca della filosofia che si occupa delle condizioni sotto le quali si può avere conoscenza scientifica e dei metodi per raggiungere tale conoscenza, come suggerisce peraltro l'etimologia del termine, il quale deriva dall'unione delle parole greche episteme ("conoscenza certa", ossia "scienza") e logos (discorso). In un'accezione più ristretta l'epistemologia può essere identificata con la filosofia della scienza, la disciplina che si occupa dei fondamenti delle diverse discipline scientifiche. È bene precisare che nei paesi di lingua inglese il concetto di epistemologia viene invece usato come sinonimo di gnoseologia o teoria della conoscenza, la disciplina che si occupa dello studio della conoscenza in generale.

Sulla Natura della Materia e "altre forze". 

FISICA-Q

Si suppone che lo zero assoluto sia la temperatura più bassa presente in natura e corrisponde a zero 0 °K = -273,15 °C = –2459,67 °F. Pertanto e ragionevolmente, possiamo affermare che la Materia “emerge fisicamente” nello spazio tridimensionale, un attimo dopo aver superato la soglia dello zero assoluto, iniziando a “condensarsi”. L’altro indicatore di questa evidenza, è data dalla pulsazione/vibrazione, in funzione di precisi schemi geometrici rappresentati dalla funzione progressiva φ Phi = 1,618033988749895... e dalla costante π Pi = 3,14159 26535 89793 23846… A queste insorgenze seguono altre funzioni archetipe, che determinano le caratteristiche distintive a livello atomico e successivamente molecolare, della Materia. Significativo è il testo attribuito a Ermete Trismegisto:
è vero, senza menzogna verissimo, che ciò che è in alto, è come ciò che è in basso, per compiere i prodigi di un’unica cosa. E come tutte le cose vennero da una cosa sola, per volontà e comando dell’Unico che le pensò, così anche nascono tutte le cose da questa cosa una, secondo l’ordine della Natura. Suo Padre è il Sole e sua Madre la Luna, l’aria lo porta come fosse nel suo seno, la Terra è la sua nutrice e sostentatrice. Questa cosa è all’origine di tutte le cose perfette che ci sono al mondo. La sua forza è illimitata e si riversa in terra. Separa allora la terra dal fuoco, e il sottile o fine dal grossolano o spesso, delicatamente, con grande industria e modestia. Sale dalla terra al cielo e di là scende nuovamente in terra, assume in sé la forza delle cose superiori e inferiori. Così avrai la gloria di tutto il mondo. Perciò sfuggirà da te ogni oscurità e ogni debolezza. Questa è, di tutte le forze, la più forte: perché essa può vincere tutte le cose sottili e può penetrare in ogni cosa solida e compatta. Così fu creato il mondo. Ne conseguiranno mirabili combinazioni e si verificheranno molti prodigi: la via per realizzarti è questa.HERMETE

In conseguenza a questo presupposto filosofico, è logico supporre che “il verbo” enunciato nei testi religiosi e attribuito alla “Volontà di Dio”, altro non è, che “il suono – frequenza” con cui l’Energia Cosmica (Etere), addensandosi in un punto dello spazio fisico, origina la Materia in ogni sua forma e dimensione. In questo senso le parole di Ermete Trismegisto, non possono avere il significato attribuito dalla “fede religiosa a un Dio antropomorfo che si troverebbe nell’alto dei cieli”, bensì ci spiega con “parole e simboli”, l’intimità Fisica e Metafisica dell’Energia Eterica che pervade, riempie e anima l’Universo fisico tridimensionale o cubico. In questo senso il concetto di “relatività”, non indica il relativismo fisico, ma il limite dei Nostri Organi di Senso, in funzione del “nostro punto di osservazione” e capacità percettive.  Non ha caso in semantica si parla di esoterismo, quando si affrontano argomenti che richiedono una particolare preparazione e specializzazione sull'argomento in trattazione. È necessario a questo punto del nostro viaggio metafisico, registrare le coordinate della nostra riflessione, sulla “mappa dell’intelletto”, cosicché sarà più agevole addentrarsi nel labirinto delle ipotesi, tenendo saldamente in mano quel famoso “filo di Arianna” che consentì a Teseo di ritrovare la via per l’uscita. È altresì necessario soffermarsi su un’altra riflessione concernente l’idea che abbiamo del nostro cervello e ciò che intendiamo per “consapevolezza”. La Consapevolezza “elettrica” degli effetti osservati della materia in movimento è registrata nel cervello. Si crede comunemente che il cervello pensa e sa. Nella realtà, il cervello non pensa, né sa. È un magazzino di sensazioni registrate. Il cervello "ricorda" questi record per l'utilizzo dell’uomo quando “lui” ha bisogno di essi, e per soddisfare le esigenze del “suo” corpo. Il cervello è uno stato complesso di movimento espresso da onde elettromagnetiche pulsate in cicli. Negli Stati di movimento non può SAPERE nulla, né può PENSARE nulla.  BRAIN
Il cervello è parte di una "macchina", “la macchina umana” che Vive e Funziona poiché parte integrante del Network composto dalla Natura e Tutto ciò che in Essa è contenuto, ivi compresa la Memoria Storica e le "diverse Funzioni" con cui "regola e gestisce" Tutte le attività dell'Universo Materiale e Tridimensionale: in ultima analisi la Vita così come percepita e manifesta.  
Le "macchine" possono esprimere pensieri che vengono proiettati elettricamente attraverso di loro, ma le macchine sono incapaci di pensare i pensieri così proiettati. Allo stesso modo le macchine possono esprimere conoscenze, ma non possono avere Conoscenza.  
Allo stesso modo le macchine possono fare cose meravigliose quando modellate e controllate dalla Conoscenza, ma non possono sapere quello che fanno. La mente cosciente di centraggio dell'anima nell'uomo, sarà solo un pensiero proiettato nel desiderio di espressione creativa attraverso la macchina cervello. Il desiderio nella mente è espresso elettricamente. L'elettricità è la forza motrice che proietta la luce della mente in due modi per creare cicli di onde luminose al fine di esprimere cicli di pensiero. Il Desiderio non è nel cervello: è nel Sé cosciente di centraggio. Il Desiderio è la causa di tutti i movimenti. Il cervello non è che il meccanismo di registrazione elettrica della mente cosciente “pensiero”; è anche il magazzino di stoccaggio uomo dei record elettrici di ricordi e pensieri dal suo inizio. Esso è il “servo” (servente) dell’Intelligenza Universale. Il suo scopo, in questo senso, è quello di mantenere il corpo elettricamente informato sulla condizione del corpo fisico, attraverso “messaggi, informazioni, impulsi”. Tali “messaggi elettrici” non sono mentali: essi sono puramente elettrici e producono sensazioni. Il cervello percepisce e registra ogni messaggio. Invia contrastando messaggi ad altre parti del corpo. Il corpo è un vasto e complesso meccanismo. Il cervello è un registratore elettrico, distributore, emettitore e ricevitore per tutte le parti operative di quella macchina multi unicellulare, ma le sue azioni non hanno alcuna relazione con l'intelligenza.  Il cervello registra le sensazioni di esperienze e osservazioni che i sensi trasmettono a esso. Tali sensazioni sono scambiate per “pensare e conoscere”. Sensazioni derivanti dal moto elettrico che è puramente automatico. L'errore nel ritenere che il cervello pensa e sa, è dovuto al fatto che l'uomo crede di pensare quando invece sta solamente percependo.  L'uomo ritiene inoltre che sta acquisendo la conoscenza attraverso l'osservazione/intuito dell’EFFETTO rilevato, quando invece sta solamente registrando sensazioni elettriche che lo informano sulla natura delle cose osservate dai suoi sensi. Il corpo è una macchina modellata/progettata per fare molte cose, attraverso motivazioni elettriche, attraverso fili nervosi che determinano ogni movimento. Quando tali sensazioni agiscono all'unisono con la “sua” consapevolezza della Luce che lo centra come PERSONA, egli è ciò che pensa così come rilevato. La coscienza di centraggio dell’uomo, intesa come persona, trasforma le informazioni ricevute dai sensi nella conoscenza, nella misura di cui è in grado di riconoscere le “Cause” nello Spirito, ma di nuovo si ripropone l'effetto dei suoi “record sensi”. Fino a quando tale trasformazione avviene, all'uomo senza conoscenza, non importa in che misura i suoi sensi possono averlo informato, perché “l’informazione” non significa Conoscenza. Un uomo può essere una vera e propria enciclopedia d’informazioni. Egli può aver guadagnato molte lauree per essere ben informato, ma allo stesso tempo non ha ancora una conoscenza sufficiente per creare qualcosa. Per esempio, non possiamo percepire l'idea di un’arpa mentre è ancora a livello di pensiero, ma siamo in grado di conoscere l'idea dell'arpa. Possiamo conoscere le varie possibilità di espressione, anche se le sue corde non vibrano. Allo stesso modo possiamo immaginare innumerevoli complessità dei ritmi che si trovano inespressi all'interno di tali corde fisse. Al contrario, non possiamo conoscere le vibrazioni che provengono da quelle “corde” quando le abbiamo messe in moto. Non possiamo che percepire queste vibrazioni attraverso la nostra consapevolezza, rilevata a livello elettrico. La fonte di tutte le cose, sta in tutte le cose, centrando quando a Riposo, mentre durante il Movimento non si può rilevare il loro Consumo. Inoltre non tutte le “cose”, controllano il “loro” equilibrio “in relazione” a tutte le altre “cose”. L’Universo dell'uomo è ancora composto di molte “altre cose”: molte “separate e separabili” e altre che “sono ancora da unire e comprendere”, come il “numero irrazionale” Φ Phi = 1,618033... che ritroviamo dappertutto e ogni qualvolta diamo un calcio a un sasso. Non a caso lo ritroviamo negli aspetti fondamentali della Natura, della Vita e anche dell’Arte. La Musica è stata codificata proprio attraverso l’applicazione del Phi da cui deriva anche la “Sequenza di Fibonacci”. Ci sono 13 note, e ogni nota “attraverso” la propria ottava, con una scala composta da 8 note, di cui la 5° e la 3° creano il fondamento di base di tutti gli accordi e si basano su un tono che sono la combinazione di 2 passi e 1 passo dal tono principale, che è il 1 ° nota della scala. PIANONota come la scala tastiera del pianoforte di C al C è composta di 13 tasti: 8 tasti bianchi e 5 tasti neri, suddivisi in gruppi di 3 e 2. Mentre alcuni potrebbero "pensare" che ci sono solo 12 "note" nella scala, se non si disponesse di una radice e l’ottava, vale a dire un inizio e una fine, non si avrebbe modo di calcolare le gradazioni in mezzo, quindi questa nota 13 come l'ottava è essenziale per calcolare le frequenze delle altre note. La parola "ottava" deriva dalla parola latina per 8, con riferimento alle otto tonalità della scala musicale completa, che in chiave di C sono C-D-E-F-G-A-B-C.
In una scala, la nota dominante è la 5° nota della scala maggiore, che è anche la nota 8 di tutte le 13 note che compongono l'ottava. Ciò fornisce un'istanza per l’aggiunta dei numeri di Fibonacci in chiave delle relazioni musicali. È interessante notare che 8/13 è 0,61538, che approssima Φ Phi. Inoltre, la tipica canzone con tre accordi nella chiave di A è costituito da A, e i suoi “corrispondenti di Fibonacci/Phi “ che sono E e D, di cui A, ha la stessa relazione di E per A. Questa analogia è esattamente il “Rapporto della Sezione Aurea” tra il segmento A rispetto a B, e di B rispetto a C. In questo caso: D rispetto A, come A rispetto a E.  Le note nella scala della musica occidentale si basano su armonici naturali creati dai rapporti di frequenza. Rapporti che si trovano nei primi sette numeri della serie di Fibonacci (0, 1, 1, 2, 3, 5, 8). Nella tabella, si riportano le frequenze fondamentali delle note musicali. TABELLA FREQUENZE

* A 440 Hz è uno standard arbitrario. L'American Federation of Musicians accettò la A 440 come pitch standard nel 1917, poi accolto dal governo degli Stati Uniti come “suo” standard nel 1920 e poi accettata nel 1939 a livello internazionale. Prima di questi ultimi tempi però, sono stati utilizzati una varietà di accordature. Tuttavia James Furia e Altri, hanno stabilito che il LA (A) a 432 Hz dovrebbe essere la norma. Va ricordato che A 432 è stato spesso utilizzato dai compositori classici, poi risultati l’accordatura armonica dell'intero ciclo delle frequenze numeriche collegate ai numeri utilizzati per la costruzione in una varietà di opere antiche e siti sacri, come la grande piramide d'Egitto. Tuttavia la controversia sulla sintonizzazione, infuria ancora oggi, tra i sostenitori della A 432 o C 256 poiché ritengono questa accordatura, più naturale rispetto allo standard attuale A 440.
Sulla base delle osservazioni scientifiche e metafisiche, si può dedurre che “le funzioni archetipe”, hanno più di una similitudine con le “funzioni musicali” che con sole 12 note (frequenze di base), hanno consentito la composizione di intere opere. Non di meno va ricordata l’opera di Giovanni Keplero che, proprio seguendo questa logica geometrica e musicale, scoprì “empiricamente” il numero e l’orbita (distanza) dei pianeti attorno al sole. Secondo Keplero, luce, calore e armonia del moto, rappresentavano la perfezione del mondo e hanno un analogo nelle facoltà dell'anima. Oggi sappiamo anche che i Pianeti “risuonano” ognuno alla “sua frequenza”, poiché le sonde spaziali ne hanno registrato il Suono. Seguendo questa logica il Prof. Carlo Ventura dell'Università di Bologna, unitamente ad altri Ricercatori Statunitensi, hanno individuato Quattro Note Musicali per le quattro basi del Dna che tra loro combinate creano sequenze musicali, così come il Dna crea la vita e ciò che siamo. Il progetto “Dna in suono” nasce per spiegare agli studenti e a chi si avvicina allo studio della genetica la complessità del Dna: quattro codoni in quattro note per sequenze di nucleotidi che diventano spartiti e il genoma umano che “si sente” grazie a un algoritmo realizzato dal computer. La moderna Fisica Quantistica, nonostante gli sforzi e le enormi risorse economiche profuse nei Centri di Ricerca come il CERN, a tutt’oggi non sa dare risposta ai Misteri e contraddizioni che la caratterizzano. Da quando nel XVIII secolo John Michell e Pierre-Simon Laplace teorizzarono l’esistenza dei Buchi Neri, si sono succedute tutta una serie di teorie quali la relatività generale, ipotizzando immensi campi gravitazionali capaci di attirare e risucchiare intere galassie e finanche la luce, da cui la definizione di “buco nero” appunto. Tra i moderni e Titolati sostenitori di questa teoria, il premio Nobel Stephen Hawking che tuttavia nel gennaio 2014, ha reso pubblico un suo lavoro nel quale sostiene che sia “informazione” che “energia”, possano non solo entrare, ma anche uscire da un buco nero. Esattamente il contrario di quanto sostenuto finora da Hawking stesso, e da tutti gli astrofici del mondo.

E che dire della Geometria che ha consentito anche l'introduzione del concetto di Geografia e quindi di "Tempo Relativo", per misurare i Cicli del "moto rotatorio" del nostro pianeta, e non solo, con la suddivisione in sessagesimi e quindi con la precisione del secondo e successive frazioni??? Concetti riferibili a "misurazioni angolari" che solo adesso si inizia a verificare, ma che sono precisamente spiegati nella "Scienza dei Veda", piuttosto che nella "Scienza Faraonica, Sumera, Maya ecc.. Dal "concetto di Geografia", deriva la matematica di cui il  greco, la radice quadrata , il seno, il coseno e i "gradi" espressi con la medesima unità del "tempo". A questi concetti "fisici e metafisici" va aggiunta la "PROGRESSIONE", vale a dire il rapporto di "crescita/evoluzione" ϕ Phi utilizzato dalla Natura per manifestare l'evoluzione della Vita in ogni sua forma: a livello atomico, molecolare, cristallino, energetico ecc. Al proposito vorrei ricordare che gli Egizi NON avevano la ben che minima "capacità di movimento" inteso come "conoscenza del territorio", nonostante qualcuno gli abbia assegnato il palmares della Geografia. Non di meno sarebbe possibile stabilire ai giorni nostri, l'evoluzione del tempo metereologico in base a un calendario solare e/o lunare. Infatti, l’Adam Cadmon degli Egizi, poi divenuto l’Adamo biblico???, nella realtà si esplicitava con le lettere puntate: A.D.A.M. che significava appunto: Artus, Diesis, Anatolia, Mesembria (Nord, Sud, Est, Ovest ndr) e che indendeva: Tutta l’Umanità compresa entro i 4 punti cardinali Geografici. Ancora nel 1492, Cristoforo Colombo partiva per le "Indie", navigando verso Ovest, incontrando però il Continente Americano: al tempo assolutamente sconosciuto. Concetto Geografico, quello dell'ADAM CADMON, rappresentato mirabilmente da Michelangelo nella Cappella Sistina. Infatti la "creazione" di Adamo è una vera opera "metafisica", ancorché sublime espressione pittorica. L'Uno (Uomo) che tende all'Altro (Dio), senza il "contatto" fisico. Dio si sporge da una sezione di encefalo umano, mascherata alla base da un drappeggio, in cui sono presenti, oltre alla figura Maschile del Padreterno Biblico, anche una figura Femminile e tutta la "Sua Figliolanza": il concetto BIPOLARE (Maschile/Femminile) di Walter Russell, con cui la Materia di manifesta, e percepibile solo dall'Intelletto.

Per Michelangelo, Dio altri non è la manifestazione di quello che io definisco "il Pensiero Creativo", la Funzione Universale, "il Direttore d'Orchestra", da cui origina e scaturisce ogni funzione Universale avente natura materiale, tridimensionale, spirituale. In un certo senso, e per certi versi, ma solo per il dogma religioso delle 3 religioni monoteiste, Dio avrebbe natura antropomorfa. Elevare questa "IDEA di forma" esclusivamente Maschile a carattere Universale, sarebbe quantomeno riduttivo per l'Idea stessa che si ha di Dio a prescindere dal "credo religioso". Più efficace la "descrizione" dalla filosofia  Vedantica che ci lascia una descrizione dove la Forma e gli Attributi, nei "diversi aspetti simboloci", apre l'orizzonte a una Spiritualità metafisica "più vicina" alla realtà dei fatti osservabili in Fisica. Gli aspetti religiosi, riferibili a vicende epiche dal valore strettamente Morale descritte nei Veda e Altri poemi epici, descrivono "storie" simili a quelle Bibliche.

Tornando alla "fisica", il solo pensare di poter accedere alla NON dimensione spaziale attraverso strumenti meccanici, immaginati come una sorta di "cunicoli" alla Star Gate per teletrasporti istantanei, piuttosto che comunicazioni intergalattiche, è quanto di più assurdo e grottesco si possa immaginare, poiché l'Universo materiale HA NATURA INFINITA: concetto INCOMPRESIBILE per l'Intelligenza Umana. La DIVISIONE dell'Universo per DIMENSIONI stratificate come una torta Sacher a più strati, va attribuita ai "limiti dell'INTELLIGENZA", che spesso viene confusa con l'INTELLETTO. Giusto per dare l'idea del concetto che tento di esprimere, provo a distinguere tra i due e diversi aggettivi e il "loro significato" semantico.

L'INTELLIGENZA: è come una paio di forbici che tutto divide, taglia e seziona.

L'INTELLETTO: è come l'ago e il filo che unisce anche il più piccolo ritaglio di stoffa, realizzando opere d'ingegno e quindi manifestando la "natura divina" dell'Uomo.

Ancora una volta  è possibile dimostrare l'aspetto DUALE-BIPOLARE sulla composizione e contenuti dell'Universo in ogni suo aspetto. L'Universo materiale, determinato dai 3 assi spaziali, formando dapprima un quadrato e quindi un cubo, non prevede l'esistenza di ulteriori "ESTERNE" dimensioni separate o separabili, ma di un unicum fatto di interazioni vibrazionali su una scala di frequenze di cui ne conosciamo solo una minima parte, senza soluzione di continuità. Tanto per intenderci, ciò che non è visibile come le onde radio ecc., essendo per "loro stessa natura" immanenti, non si trovano "al di là di qualche cosa", ma sono connaturate alla materia stessa, così come il pensiero sta al cervello e il il dente nella bocca.

Dato che alcuno è in grado di misurare l'Energia dell'ETERE, come descritta dai Greci prima, da Tesla e Reich dopo, stabilirne la Natura matematicamente, equivarrebbe al tentativo di voler misurare le dimensioni dell'Universo con un metro. Ne consegue che la Massa, altro non è che il medium attraverso cui l'Energia si manifesta nei modi e termini percepibili dai nostri organi di senso e strumenti di misura che sono stati inventati sulla scorta di esperienze empiriche. Osservo altresì che ogni tentativo di attribuire all'Energia una Massa (leggi Bosone di Higss, Relatività di Einstein ecc), è fallito miseramente come quando si credeva che la Terra fosse piatta, piuttosto che fissata al centro dell'Universo con tutto il resto che gli girava intorno. In conclusione Vi invito a riflettere sul concetto di Scienza e sui limiti dell'Intelletto Umano. Noi abbiamo capacità limitate così come limitati sono io confini entro cui possiamo agire. L'Umano non può varcare i confini del Pianeta su cui vive perché lo Spazio al di fuori, è per "lui" inospitale. L'esposizione alle radiazioni della nostra stella che sono schermate dalla ionosfera della Terra, oltre a impedire i processi biologici, impediscono di fatto, ogni tentativo di "andare a fare una gita fuori porta".  Non è infatti possibile immaginare di andare sulla Luna con un aeroplano mosso da motori a reazione, perché nello spazio non ci sono gli elementi per il "processo chimico della reazione", con buona pace per chi invece pensa che gli Americani siano andati sulla Luna già nel 69' e sino al 72' per poi decidere che la colonizzazione del nostro satellite "non era più interessante"???!!!! Miliardi di dollari bruciati per meri scopi politici che nulla ha portato alla comprensione scientifica, ma soprattutto perché il bluff non era più sostenibile economicamente. del resto è noto che l'Umano, per "sua natura mente", perché la "verità" l'opprime... perché la "verità", non permette di "fare affari"... perché le bugie rendono il potere!!!!  In conclusione voglio dire che, anche se conosciamo le note che compongono il pentagramma, non riusciremmo mai a comporre un'Opera di Mozart perché non sono sufficienti tali cognizioni di base per poter accedere alla "Conoscenza innata che sta nello Spirito". Mozart e Tutti gli Altri Maestri della composizione musicale, ci hanno dimostrato utilizzando la musica, come si possano raccontare storie, trascrivendo su un foglio di carta, la sequenza delle note, il ritmo, le pause, gli interventi strumentali, solamente "immaginando" l'opera che prima di essere trascritta, continuava a risuonare nella Loro testa. L'Umanità procede come un cieco, giudato da un'altro cieco verso un immaginario universo meccanicistico, perché è questo che ci hanno insegnato a fare sui banchi di scuola, perdendo di vista o non considerando affatto l'Armonia dello Spirito che invece servirebbe ad aprirci gli occhi, mostrandoci dove realmente andremmo a posare il piede nel nostro incedere, senza la consapevolezza innata.

Preciso che in nessun caso è mia intenzione "mettere in discussione l’esistenza del Dio delle Religioni", piuttosto rifletto sul "Concetto di Dio", nell'accezione metafisica del termine, inteso come facoltà/capacità intrinseca dell'Intelletto Umano che in particolare, ha come unica vera distintinzione nel contesto della bio-diversità, la capacità di "generare/produrre" SUONI MODULABILI e pertanto FUNZIONI/ARCHETIPI capaci di "creare/plasmare" altre e diverse forme in armonia con la Natura. Più semplicemente è per me “quel qualcosa” che non avendo sostanza, si esplicita con l'Energia della Materia che di fatto ne è il riflesso. Da qualche parte ho letto: "è una meraviglia quando lo Spirito si fa Carne, ma meraviglia delle meraviglie, è quando la Carne si fa Spirito". Con ciò non intendo riaffermare i concetti meccanicistici della fisica ortodossa, ma e semppur con i miei limiti culturali, ritengo molto più appropriati i postulati di W. Russell, D.B. Larson e le invenzioni di Nikola Tesla, Wilhelm Reich, Victor Shauberger ... e mille Altri Geni, Illuminati, Filosofi e Santi che ci hanno aiutato a "capire molte cose", offrendoci spunti di riflessione e ai quali dobbiamo tutta la nostra riconoscenza, soprattutto a quelli che sono stati ostraciati e ancora lo sono. 

Articolo del 8 marzo 2015 di Cono Marmo

LA SORGENTE ETERNA

 

LA SORGENTE ETERNA DELL’ENERGIA DELL’UNIVERSO, ORIGINE E INTENSITA’ DEI RAGGI COSMICI.

di Nikola Tesla - 13 ottobre 1932, New York

TeslaPoco più di un secolo fa molti astronomi, incluso Laplace, pensavano ancora che il sistema dei corpi celesti fosse immutabile e che essi avrebbero compiuto i loro moti nella stessa maniera per l’eternità. Ma il graduale perfezionamento degli strumenti e il miglioramento dei metodi di investigazione realizzati sin da quel tempo, hanno portato a riconoscere che c’è un continuo cambiamento che sta avvenendo nelle sfere celesti che sta sottoponendo tutti i corpi ad una influenza in continuo mutamento. Dove questo cambiamento ci sta conducendo, e quale sia la sua fase finale, sono diventate domande di altissimo interesse scientifico. In una comunicazione alla Royal Society di Edinburgh datata 19 aprile 1852 e al Philosophical Magazine di ottobre dello stesso anno, Lord Kelvin portò l’attenzione sulla generale tendenza in natura verso la dispersione di energia meccanica, un fatto confermato nell’osservazione quotidiana di processi termo-dinamici e dinamo-termici e quelle di significato omonimo. Significava che le forze guida dell’universo stanno costantemente diminuendo e che infine tutta la sua energia movente si esaurirà non rimanendo disponibile per lavoro meccanico. Nel macro-cosmo, con il suo concetto innumerevole, questo processo potrebbe richiedere bilioni di anni per la sua conclusione; ma nei mondi infinitesimali del micro-cosmo deve essere completato rapidamente. Stando così le cose allora, in accordo con le scoperte sperimentali e le deduzioni di scienza certa, qualsiasi sostanza (raffreddata alla temperatura dello zero assoluto) dovrebbe essere priva di un movimento interno e di energia, o per così dire, morta. Questa idea del grande filosofo, che in seguito mi ha onorato dandomi la sua amicizia, aveva un effetto affascinante nella mia mente e nel meditare su di essa fui accarezzato dal pensiero che se c’è energia dentro la materia, essa può solo venire fuori da essa. Questa verità mi era così evidente che la espressi nel seguente assioma: “Non c’è alcuna energia nella materia eccetto quella assorbita dal medium”. Lord Kelvin ci fornisce un quadro di un universo morente, di un meccanismo caricato e che sta rallentando, inevitabilmente destinato a giungere ad un arresto nel lontano, distante futuro. Era una veduta triste, incompatibile con il senso artistico, scientifico e meccanico. Mi chiedevo, ancora e ancora, non c’è qualche forza che sta caricando l’orologio mentre si scarica? L’assioma che avevo formulato mi diede un suggerimento. Se tutta l’energia è fornita alla materia dall’esterno allora tutti i compiti importanti devono essere svolti attraverso un medium. Si, ma come? Pensai invano per lungo tempo a questo, il più vecchio e il più grande di tutti gli indovinelli della scienza fisica, che disperatamente ricorda le parole del poeta:

 Wo fass ich dich unendliche Natür?

Euch Bruste wo Ihr Quellen alles Lebens An denen Himmel und Erdë hangt?

Dove potrò afferrarti Natura senza fine?

Dove sono i vostri seni, sorgenti di ogni vita dai quali pendono la terra e il cielo?

Quello che stavo ricercando sembrava irraggiungibile, ma una sorta di destino mi aiutò e un po’ di esperimenti ispirati sollevarono il velo. Era una rivelazione stupefacente e incredibile che spiegava molti misteri della natura e svelava, come in un lampo di fulmine, il carattere ingannevole di alcune teorie moderne e confermava accidentalmente anche la verità universale del suddetto assioma. Quando i raggi radio-attivi furono scoperti i loro indagatori pensarono che essi fossero dovuti alla liberazione di energia atomica nella forma di onda. Essendo questo impossibile in luce del precedente, conclusi che essi erano prodotti da qualche disturbo esterno e composti da particelle elettrificate. La mia teoria non fu presa seriamente sebbene appariva semplice e plausibile. Immaginiamo che dei proiettili siano sparati contro un muro. Lì dove un missile colpisce il materiale viene schiacciato e schizza in tutte le direzioni radiali dal luogo d’impatto. Nello stesso esempio è perfettamente chiaro che l’energia dei pezzi volanti può derivare solo da quella dei proiettili. Ma nella manifestazione della radio-attività nessuna tale prova potrebbe essere avanzata ed era pertanto della primaria importanza dimostrare sperimentalmente l’esistenza di questo miracoloso disturbo nel medium. Fui ricompensato in questi sforzi  con rapido successo in gran parte per via del metodo efficiente che adottai, il quale consiste nell’ottenere da una grande massa d’aria, ionizzata dal disturbo, una corrente, immagazzinando la sua energia in un condensatore e scaricando la stessa attraverso un dispositivo indicatore. Questo progetto eliminò le limitazioni e l’incertezza dell’elettroscopio prima impiegato, e fu descritto da me negli articoli e nei brevetti dal 1900 al 1905. Era logico aspettarsi, a giudicare dal comportamento delle note radiazioni, che la sorgente principale dei nuovi raggi sarebbe stata il sole, ma questa supposizione fu contraddetta dalle osservazioni e dalle considerazioni teoriche che svelarono alcuni fatti sorprendenti in questa relazione.

I raggi di luce e calore sono assorbiti nel loro passaggio attraverso un medium in una certa proporzione alla sua densità. L’etere, sebbene sia la più tenue di tutte le sostanze, non fa eccezione a questa regola. La sua densità è stata prima stimata da Lord Kelvin e, conformemente al suo accertamento, una colonna di un centimetro quadro di sezione trasversale e di una lunghezza tale che la luce, che viaggia a trecentomila chilometri al secondo, necessiterebbe un anno per attraversarlo, peserebbe 4.8 grammi. Questo è circa proprio il peso di un prisma di vetro comune della stessa sezione trasversale e di due centimetri di lunghezza che, pertanto, può essere assunto come l’equivalente della colonna d’etere in assorbimento. Una colonna di etere mille volte più lunga assorbirebbe quindi tanta più luce come venti metri di vetro. Tuttavia, ci sono stelle a distanze di molte migliaia di anni luce ed è evidente che in pratica nessuna luce proveniente da esse può raggiungere la terra. Ma se queste stelle emettono raggi immensamente più penetranti di quelli della luce allora dovrebbero offuscarsi leggermente e di conseguenza la quantità totale della radiazione che fluisce sulla terra da tutte le parti sarà irresistibilmente più grande di quella fornita dal nostro astro. Se i raggi di luce e calore fossero così penetranti come quelli cosmici, così intenso sarebbe il bagliore perpetuo e così bruciante sarebbe il calore che la vita su questo e altri pianeti non esisterebbe.

I raggi in ogni aspetto simili ai raggi cosmici sono prodotti nei miei tubi elettronici a vuoto quando questi sono azionati a pressioni di dieci milioni di volts o più, ma anche se non fosse confermato dagli esperimenti, la teoria che avanzai nel 1897 offrirebbe la più semplice e la più probabile spiegazione dei fenomeni. Non è l’universo, con la sua infinita e impenetrabile frontiera, un perfetto tubo a vuoto di dimensioni e potenza inconcepibili? Non sono le sue stelle infuocate [catodi] elettrodi a temperature lontane al di là di qualsiasi temperatura possiamo applicare nelle nostre piccole e semplici invenzioni di nostra fabbricazione? Non è un fatto reale che le stelle sono sotto immense pressioni elettriche che trascendono da qualsiasi pressione l’uomo possa mai produrre e non è ugualmente vero del vuoto nello spazio celeste? Infine, può esserci qualsiasi dubbio che la polvere cosmica e la materia meteorica presentano una infinità di bersagli che agiscono come riflettori e trasformatori di energia? Se sotto condizioni di lavoro ideali, e con apparti in scala al di là della comprensione della mente umana, i raggi di intensità senza pari e potenza penetrante non potrebbero essere generati, allora, davvero, la natura ha fatto un’unica eccezione alle sue leggi. E’ stato suggerito che i raggi cosmici sono elettroni o che essi sono il risultato di materia nuova nei deserti interstellari. Queste vedute sono troppo fantastiche per essere mai considerate seriamente per un momento. Esse sono naturali affioramenti di questa epoca di profondo ma irrazionale pensiero, di teorie impossibili, le ultime delle quali potrebbero, forse, avere a che fare con la curvatura del tempo. Come sarebbe questo mondo dei nostri se il tempo fosse curvato, poiché esistono considerevoli dubbi circa la maniera in cui l’intensità dei raggi cosmici varia con l’altitudine? La seguente semplice formula derivata dai miei primi dati sperimentali potrebbe essere gradita a chi è interessato all’argomento.

I = (W+P) / (W+p)

In questa espressione W è il peso in chilogrammi di una colonna di piombo di un centimetro quadro di sezione trasversale e di cento ottanta centimetri di lunghezza, P è la normale pressione dell’atmosfera al livello del mare espressa in chilogrammi per centimetro quadro, p la pressione atmosferica in considerazione e (espressa) nella stessa (unità) misura e I l’intensità della radiazione in relazione a quella del livello del mare che è presa come unità.

Sostituendo i reali valori per W e P, rispettivamente 1.9809 e 1.0133 chilogrammi, la formula si riduce a:

I = 2.99421 / (1.9809 + p)

Ovviamente,  al livello del mare  p = P quindi l’intensità è uguale a 1, essendo questa l’unità di misura.

D’altro canto, al limite estremo dell’atmosfera,  p = 0  e l’intensità  I = 1.5115.  

Il massimo incremento con l’altezza è conseguentemente: un po’ più del cinquantuno percento.

Questa formula, basata sulle mie scoperte che l’assorbimento è proporzionale alla densità del medium, qualunque esso sia, è del tutto accurata.

Altri indagatori potrebbero trovare valori differenti per W ma essi osserveranno indubbiamente lo stesso carattere di dipendenza, vale a dire, che l’intensità aumenta proporzionalmente all’altezza per un po’ di chilometri e poi ad un ritmo gradualmente in attenuazione.

* Si riporta l'enunciato sul 2° Principio della Termodinamica a cui faceva riferimento Nikola Tesla.

Secondo principio della termodinamica

Una macchina termica esegue sempre lo stesso ciclo e ha bisogno di almeno due sorgenti di calore con cui avere scambi termici. Lo schema della macchina termica (valido per ogni ciclo) è rappresentato dallo schema qui accanto. Per ogni ciclo, la macchina termica deve assorbire una certa quantità di calore Q1 da una sorgente ad alta temperatura (caldaia). Questa energia viene in parte spesa per produrre lavoro utile Lutile e in parte ceduta come calore Q2 alla sorgente a bassa temperatura (refrigerante).

macchina_termica

Un'altra formulazione del secondo principio della termodinamica è il seguente:

Il rendimento di una macchina termica è sempre minore del 100%

Questo significa che in nessun ciclo, anche con una macchina termica ideale, è possibile eliminare il termine Q2, cioè la parte di calore ceduta al refrigerante e quindi che nessuna macchina termica può convertire integralmente in lavoro utile il calore Q1 preso dalla caldaia.

Massimo rendimento teorico di una macchina termica

Nel 1824 Sadi Carnot dimostrò che il massimo rendimento teorico realizzabile da una macchina termica ideale e reversibile che opera tra due diverse temperature T1 e T2 espresse in Kelvin (con T1 > T2) è:

ηmax = (T1 - T2) / T1

Avevamo già una formulazione del secondo principio della termodinamica: Non è possibile che il calore passi spontaneamente da un corpo più freddo ad uno più caldo. Questo enunciato è sostanzialmente quello di Clausius ed è equivalente a quello di Lord Kelvin. Enunciati del secondo principio della termodinamica:

 

 

clausius

 

Enunciato di Clausius

E' impossibile realizzare una trasformazione il cui unico risultato sia quello di far passare calore da un corpo più freddo a uno più caldo.

kelvin

 

Enunciato di Lord Kelvin

E' impossibile realizzare una trasformazione il cui unico risultato sia quello di assorbire calore da  un'unica sorgente e trasformarlo integralmente in lavoro.

anticlausius

antikelvin

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