T-1.000
La nostra soluzione denominata T-1.000 ci ha portato a sperimentare e realizzare, generatori elettrici aventi un COP (coefficient of performance) maggiore di >1. Il "fatto scientifico" in se stesso, "non è originale" giacché e da oltre un secolo, macchine simili sono state dimostrate da Scienziati Geniali come Nikola Tesla, Viktor Shauberger e molti Altri e anche ai giorni nostri. Noi ci proponiamo nel novero dei Tanti Ricercatori che NON si sono accontentati delle Teorie Newtoniane/Einsteniane che, e a differenza del pensiero Galileiano, hanno indicato una “strada senza destinazione” per una disciplina qual'è la Fisica, nata solo agli inizi del 900', giacché in precedenza e storicamente, gli Uomini di Genio sono sempre stati degli Universalisti e non già degli "specialisti delle capocchie degli spilli".
L’assunto ideologico/scientifico corrente, di natura meccanicistica, si basa sull’interpretazione della 2° legge della Conservazione dell’Energia postulata da Lord Kelvin nell’800’, anzi nota come Termodinamica, secondo cui NON è possibile ottenere più Energia di quella Immessa in un circuito. Sul punto scientifico, tale postulato è PERFETTAMENTE CORRETTO, ma solo con riferimento al CIRCUITO CHIUSO del MOTORE A VAPORE (Termo-Dinamico), mentre proprio NON si applica per i CIRCUITI APERTI o DIVERSI dall’utilizzo del Calore per "innescare" il Processo Chimico qual’è l'Entropia di un Gas. Nei fatti, Newton prima e i Suoi seguaci dopo, hanno immaginato un Universo fatto di SPAZIO VUOTO, mentre nella realtà lo SPAZIO è PIENO di quell’Energia Eterica INVISIBILE, quali ad esempio sono le onde elettromagnetiche: e ciò appartiene alla Fisica.
Il Motore T-1.000 utilizza un "insieme di tecnologie" applicate a una particolare geometria meccanica:
impulsi elettromagnetici in combinazione con "particolari masse inerziali", producono la Forza Motrice necessaria per azionare il pignone a cui è collegato un Alternatore Brushless asincrono, con controllo elettronico della corrente alternata 220 V - 50 Hz, piuttosto che 115 V - 60 Hz (mono o trifase). Tale Motore/Generatore è definito "a isola", tuttavia è possibile utilizzare un Alternatore Sincrono per il collegamento alla rete.
Per l’avviamento c'è una batteria a tampone 24V 25 A, come per le automobili; dopo l'avviamento il motore entrerà in modalità di Autosostentamento, generando più di 10 volte dell’Energia spesa per il suo funzionamento: 250 Watt assorbiti per 2.500 Watt generati. Un pannello di controllo garantirà la sicurezza da sovraccarichi e/o cortocircuito, come richiesto dalle norme CE. Le dimensioni della macchina variano da 0,7 a 3 mc in funzione della potenza richiesta. Il diverso dimensionamento, può generare anche centinaia di Kilowatt. Il Motore/Generatore T-1.000 può funzionare ininterrottamente anche per 20 anni, poiché non vi sono parti soggette a USURA, fatti salvi i cuscinetti a sfere.
Tuttavia è altrettanto Vero che per “attingere a questa fonte energetica”, occorrono Macchine e Tecnologie “adeguate e alla portata” delle Popolazioni più povere o che vivono in aree rurali e periferiche. I Governi e i loro Ministri, in passato e non avendo altra scelta???, si sono rivolti alle “Compagnie dell'Energia”: ovvero a quelle Società che sull’Energia Elettrica hanno costruito il Loro immenso impero finanziario sin dal principio.
N.B. Questa e le altre soluzioni tecnologiche rappresentate in questo sito, NON sono "ancora" industrializzate.
Per meglio comprendere il rendimento del Motore/Generatore T-1.000, si consideri ad esempio lo schema di un pannello solare:
visto isolatamente, questo sembra (ed è in realtà), un dispositivo a Energia-Libera che, impostato all'aperto e alla luce del giorno, fornisce corrente elettrica per gli scopi conosciuti, senza che l'utente “immetta” alcuna alimentazione (energia) esterna, come invece avviene per un Motore a combustione. In questo caso, la Potenza di uscita NON ha bisogno di una Potenza d’ingresso.
Ma se lo consideriamo di notte avremo un risultato diverso, perché l'intero quadro è:
In realtà l'energia che alimenta il pannello solare viene dal Sole e solo il 17% circa dell'energia solare che raggiungere il pannello è convertita in corrente elettrica. Questo non è sicuramente una violazione della legge sulla conservazione dell'energia, ma il fatto deve essere spiegato con maggiore dettaglio.
La Legge sulla Conservazione dell'Energia si applica ai sistemi chiusi, e solo a quelli. Se vi è energia proveniente dall'ambiente, la Legge sulla Conservazione dell'Energia proprio non si applica, sempre che non si prende in considerazione l'energia che entra nel sistema dall'esterno. La gente a volte parla di "over-unity" quando si riferisce all’efficienza di un sistema, confondendo i concetti tra Rendimento e COP (Coefficiente di Prestazione). Ci sono sempre alcune perdite in tutti i sistemi pratici, quindi l'efficienza è sempre inferiore al 100% della potenza che entra nel sistema. In altre parole l'efficacia di qualsiasi sistema pratico è sempre sotto unità. Tuttavia, è perfettamente possibile avere un sistema che ha una potenza maggiore rispetto la potenza assorbita che dobbiamo immettere per farlo funzionare. Ad esempio il pannello solare di cui sopra, ha un rendimento terribilmente basso, tuttavia non siano tenuti a fornire energia per farlo funzionare. Di conseguenza, quando è alla luce del Sole, il Coefficiente di Rendimento ("COP") risulta infinito, dato che il calcolo si ottiene dividendo la potenza d’uscita (50 Watt) per la potenza d’ingresso (0zero Watt). Pertanto il nostro umile e ben noto pannello solare ha una terribile efficienza inferiore al 17%, ma al tempo stesso ha un COP infinito. È ormai generalmente accettato che la "Materia Oscura" e "Energia Oscura" forma oltre l'80% del nostro Universo. Non vi è nulla di sinistro nell'aggettivo "scuro" in questo contesto, significa semplicemente che non possiamo vedere. Ci sono molte cose che si utilizzano senza che si possano vedere: le onde radio, il magnetismo, la gravità, i raggi X ecc. Il fatto della questione è che siamo immersi in un vasto campo di energia che non possiamo vedere. Il problema caso mai, è come sfruttare l'energia che è liberamente disponibile tutto intorno a noi per utilizzarla in un lavoro utile. Ciò è sicuramente fattibile, ma non è così facile da fare.
Alcune persone pensano che non saremo mai in grado di accedere a questa energia, così come, non molto tempo fa, era opinione diffusa che nessuno poteva andare in bicicletta a più di 20 km all'ora, perché si credeva che la pressione del vento sulla faccia del pilota lo avrebbe soffocato. Oggi sappiamo che si può andare molto più veloce senza soffocare. Perché? Perché il parere negativo originale era sbagliato.
Non molto tempo fa, si pensava che gli aeromobili in metallo non sarebbero mai stati in grado di volare, perché il metallo è molto più pesante dell'aria. Oggi gli aerei pesano centinaia di tonnellate e volano quotidianamente. Perché? Perché il parere negativo originale era sbagliato. A questo punto, vale quindi la pena di spiegare le basi dell’energia del “Punto Zero”. Gli esperti in meccanica quantistica si riferiscono al modo in cui l'universo funziona come "schiuma quantistica".
Ogni centimetro cubo di spazio "vuoto" ribolle di energia, utilizzando la famosa equazione E = MxC2, sarebbe come produrre materia visibile dal telescopio più potente. In realtà però, NON c’è nulla di "vuoto" nello spazio, ma allora perché non possiamo vedere niente lì? Perché l’energia non si può vedere. Forse potremmo misurare l'energia lì? Ci sono in realtà due motivi: in primo luogo, non siamo mai riusciti a progettare strumenti in grado di misurare l'energia, e in secondo luogo, perché l'energia cambia direzione a una velocità incredibile, miliardi e miliardi e miliardi di volte al secondo. C'è così tanta energia lì, che le particelle di materia appena “emergono” nello spazio tridimensionale, immediatamente tornano indietro di nuovo. Metà di queste particelle hanno una carica positiva e l’altra metà negativa. Siccome sono uniformemente distribuite nello spazio tridimensionale, la tensione media complessiva è uguale a zero. Pertanto se la tensione è zero, a che servirebbe una sorgente di energia? La risposta è: "nessuno", se la si lascia nel suo stato naturale. Tuttavia, è possibile cambiare il carattere aleatorio di questa energia e convertirla in una fonte di potere illimitata. Un potere eterno che può essere utilizzato per tutte le “cose” che usiamo connesse alla rete elettrica, piuttosto che a singoli generatori: motori, luci, riscaldamento, pompe ecc.
Per tanto, come si potrebbe modificare lo stato naturale dell'energia nel nostro ambiente? In realtà, abbastanza facilmente. Tutto ciò che serve è una carica positiva e una negativa, abbastanza vicine l'una all'altra. Una batteria ci dimostra il trucco, così come un generatore, così come un'antenna e la terra, così come un dispositivo elettrostatico di Wimshurst. Quando si genera un Più e un Meno, la “schiuma quantistica” né è interessata. Ora, invece di particelle del tutto casuali con carica più e meno che appaiono in tutto il mondo, il Più che sì è creato è circondato da una sfera di particelle a carica negativa che spuntano/emergono tutt’intorno. Inoltre, il polo negativo che sì è creato, a sua volta è circondato da un’aureola sferica a forma di nuvola di particelle a carica positiva. Il termine tecnico per questa situazione è "rottura di simmetria", che è solo un modo elegante per dire che la distribuzione di carica della schiuma quantistica non è più uniformemente distribuita o "simmetrica". Per inciso, il nome di fantasia tecnica per il Più e il Meno, uno vicino all'altro, altro non è che un "dipolo", che è solo un “modo tecnico” per definire due poli: uno positivo e l’altro negativo. Così, tanto per farlo direttamente nella vostra mente, quando si utilizza una batteria, l'azione chimica all'interno della batteria crea un polo positivo e uno negativo. Tali poli effettivamente falsano l'universo intorno alla batteria, e provoca ampi flussi di energia che s’irradiano in ogni direzione da ogni polo della batteria.
Perché allora la batteria si scarica? Poiché l'energia scorre dall'ambiente e non dalla batteria. Se vi è stata insegnata la fisica di base o la teoria elettrica, probabilmente vi è stato detto che la batteria utilizzata, fornisce un flusso di elettroni che scorre da un capo all’altro del circuito. Mi dispiace dover contraddire “questo luogo comune”, semplicemente perché non è affatto così. Ciò che realmente accade è che la batteria forma un "dipolo" che preleva dall'ambiente locale, in uno stato sbilanciato, l’energia riversata in ogni direzione, e una parte di tale energia dall'ambiente, lambisce il circuito collegato alla batteria. L'energia non viene dalla batteria. E allora, perché la batteria si scarica, se non è lei ad alimentare il circuito? Perché facciamo una cosa veramente stupida, creando un circuito chiuso (perché questo è quello che abbiamo sempre fatto), in cui la corrente scorre lungo il circuito, raggiunge l'altro terminale della batteria e distrugge immediatamente il dipolo (batteria ndr). Tutto si ferma. La massiccia quantità di free-energy scompare e si torna al punto di partenza. Ma non disperate, la nostra batteria ricrea immediatamente i terminali più e meno ancora una volta e il processo ricomincia. Questo avviene così rapidamente che non “vediamo” le interruzioni del funzionamento del circuito. È la ricreazione in continuo del dipolo che causa la scarica della pila. Lasciatemi dire ancora una volta, la batteria non fornisce la corrente che alimenta il circuito, non l’ha e non l’avrà mai: la corrente fluisce nel circuito dall'ambiente circostante. Abbiamo quindi bisogno del metodo per estrarre l'energia che fluisce dall'ambiente continuamente senza distruggere il dipolo che serve a fornire l'alimentazione. Questo concetto è un po’ complicato da “capire”, ma Vi assicuro che è stato fatto. Per inciso, se si desidera controllare i dettagli di quanto esposto, si consiglia di rileggere gli esperimenti di Lee e Yang insigniti del Premio Nobel per la Fisica nel 1957. Oggi, molte persone sono riuscite a sfruttare questa energia, ma ben pochi dispositivi commerciali sono apparsi sul mercato per l'uso domestico. La ragione di questo è da ricercare nella “natura umana” piuttosto che nella tecnologia.
Le onde elettromagnetiche di frequenza veramente bassa, attorno agli 8 hertz (la risonanza di Schumann, ovvero la pulsazione del campo magnetico terrestre), viaggiano praticamente senza perdite, verso ogni punto del pianeta.
Il sistema di distribuzione dell'energia di Tesla e la sua dedizione alla free-energy significavano che con un appropriato dispositivo elettrico sintonizzato correttamente sulla trasmissione dell'energia, chiunque nel mondo avrebbe potuto attingere dal suo sistema. Da allora è già trascorso più di un secolo e solamente oggi inizia a farsi strada l’idea che “il modello” adottato e in attualità, più che benefici, ci ha portato a constatare i malefici di una simile e dissennata politica. Sia chiaro che, questi concetti, non riguardano esclusivamente il “metodo” per produrre energia, ma anche i “modelli” abitativi che, in presenza di onde sismiche, non risuonano e quindi collassano. Concetti che i nostri antichi antenati conoscevano e applicavano per la costruzione di ciò che chiamiamo GRANDI MONUMENTI, erosi dal vento e dalla pioggia, ma ancora in piedi nonostante i terremoti. Infine la qualità della Vita in Tutte le Sue forme.
È stato oltremodo dimostrato che la risonanza, non riguarda solamente i circuiti elettrici, piuttosto che gli strumenti musicali, ma anche il DNA ha un proprio suono, soprannominato “Il suono della vita” dal team di Ricercatori italoamericano guidato da professor Carlo Ventura (docente di Biologia molecolare dell’Università di Bologna) e dal fisico James Gimzewski dell’università di Los Angeles in California. L’equipe di Ricercatori Italiani e Statunitensi, hanno addirittura depositato una domanda di brevetto.
Questo capitolo non ha lo scopo di “convincere qualcuno”, ma solamente quello di rappresentare, il quadro generale della situazione in cui versa la società Umana. La scienza insegnata nelle scuole e università in questo momento, è databile a un tempo ormai lontano e sarebbe quantomeno urgente un aggiornamento ai giorni nostri. Tutto ciò che è accaduto e continua ad accadere, è imputabile esclusivamente all’interesse privato poiché l'attuale paradigma socio-culturale, è basato esclusivamente sul profitto delle attività commerciali. Ne consegue che ogni ATTIVITA' che in qualche modo "disturbi/perturbi" questa linea di pensiero globale connesso all’energia, l’agricoltura, la salute, l’ambiente.... sia difesa strenuamente anche con le armi, in nome di FASULLO interesse collettivo.
Fortunatamente per Noi l’avvento delle connessioni internet e la libera condivisione delle informazioni attraverso la Rete, sta rendendo le cose molto difficili per “costoro” che, nell’estremo tentativo di arginare l’onda di sdegno della Pubblica Opinione, tentano di “spostare l’attenzione” su altri temi del tutto marginali.
È quanto mai necessaria una svolta “politica” che rimetta al centro di ogni discussione l’interesse collettivo e non solamente quello di una “parte” della società "civile". Non saranno i centri industriali per la produzione di beni da consumo a ridarci la serenità di un’esistenza meno afflitta da bisogni effimeri indotti, ma nuovi progetti capaci di creare prospettive diverse da quelle industriali che hanno caratterizzato la vita sociale ed economica dal 700’ a oggi... oltre alle infinite guerre di "religione ideologica".